Fondi europei a rischio, il direttore del Crp: «Vicini all’obiettivo finale. Finire tutto entro giugno 2024»
Per Luca Galassi l’importo “in bilico” è di 224,7 milioni
Sassari «Non ho rilasciato alcuna dichiarazione in merito e in particolare smentisco totalmente di aver dichiarato che “La Giunta Solinas rischia di perdere centinaia milioni di euro”». Il direttore del Centro regionale di programmazione, Luca Galassi, è intervenuto con una nota sulla vicenda, raccontata ieri dalla “Nuova” dei fondi Fesr a rischio. Problema sollevato dallo stesso Galassi con una lettera ai direttori generali e ai responsabili di azione.
«La nota in questione - scrive Galassi - mirava a puntualizzare la necessità, da un lato, di completare le attività connesse alla spesa, in particolare i controlli, il caricamento dei dati sul sistema Smec e quindi la vera e propria certificazione finale, che garantisce il riconoscimento della spesa da parte della Commissione. Si sottolinea che la spesa in se stessa non sia lontana dal raggiungimento dell’obiettivo finale, ma che occorre concentrarsi sulle operazioni successive, le quali dovranno necessariamente concludersi entro il 30 giugno 2024».
Secondo Galassi «altro aspetto su cui è stato necessario richiamare l’attenzione era quello del rispetto della c.d. “riserva di performance”, ossia la necessità di raggiungere determinati risultati numerici: il rischio infatti è che progetti che pur hanno ampiamente prodotto spesa certificabile, in quanto non ancora conclusi possano essere eliminati in sede di riconoscimento della spesa finale perché non contribuiscono all’obiettivo. Il rischio evidenziato è dunque rappresentato soprattutto da questi progetti, per i quali è assolutamente necessario che la spesa sia completata e la certificazione effettuata entro il 31 dicembre. In conclusione, l’importo “a rischio” è di 224,7 milioni, ma, come evidenziato, si tratta di spesa comunque effettuata e vi sono le condizioni per non incorrere in alcun taglio: proprio in questo senso è stata inviata la nota di sollecitazione alle Direzioni generali e ai Responsabili di Azione. Si ribadisce dunque che tutta l’attività di programmazione si è svolta in tempo utile, come evidenziato d’altronde proprio dal fatto che il problema è la certificazione, e non la spesa».