La Nuova Sardegna

Smart cities

Xplore, la app che conta le persone e tutela la privacy

di Salvatore Santoni
Xplore, la app che conta le persone e tutela la privacy

L’invenzione hi tech della start up sassarese WiData. È il primo sistema al mondo di “tracciatura etica”

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Sassari Immaginate di avere un contapersone invisibile, che scatta ogni volta che siete nelle vicinanze col vostro smartphone in tasca. Salite su un autobus e click: segna più uno. Andate via da una spiaggia affollata e click: meno uno. Stesso discorso quando entrate in un ufficio pubblico o state partecipando a un evento in piazza, oppure state mangiando al ristorante. Questo “semplice” marchingegno esiste e lo hanno inventato un gruppo di ingegneri 30enni tra Sassari e Cagliari. Il progetto si chiama Xplore e traccia il flusso delle persone che transitano in un luogo preciso grazie ad alcuni sensori wifi. L’invenzione è stata presentata nelle più grandi fiere internazionali dell’hi tech ed è un unicum al mondo. Il motivo? Rispetta la privacy e rende la vita delle città più smart.

La storia Xplore è un progetto della start up WiData, nata in piena pandemia da un gruppo di ingegneri sassaresi e cagliaritani, che si sono messi insieme per realizzare una sfida che all’inizio sembrava impossibile. «Lavoravamo in un laboratorio di ricerca all’università di Cagliari che si chiama Net4U – racconta l’ad di WiData, il 36enne sassarese Marco Uras –. Ci sono voluti tre anni di ricerca incessante ma alla fine siamo riusciti nel nostro intento: realizzare un sistema che garantisse la privacy delle persone e contemporaneamente rappresentasse un’innovazione utile a rendere la vita migliore a tutti».

Come funziona Il sistema funziona con gli smartphone di ogni tipo, purché siano accesi e anche se hanno il wifi spento. «Tutti i telefonini, affinché il sistema operativo sappia dove ci troviamo, effettua una scansione continua delle reti wifi – spiega ancora l’ingegnere –. Noi abbiamo progettato un apparato che intercetta questi frammenti di informazioni, e poi con l’intelligenza artificiale abbiamo un algoritmo che ripulisce i dati restituendo una somma in tempo reale dei dispositivi presenti in una precisa area».

Primi al mondo La novità è stata accolta con grande favore dagli addetti ai lavori. Il sistema della start up sassarese è infatti entrato nelle più grandi fiere internazionali dedicate all’hit tech: Las Vegas, Londra, Dubai, Parigi. Pochi giorni fa il team di WiData è volato in Giappone dove ha presentato il sistema a una grossa azienda dei trasporti pubblici dell’area di Tokyo. «Quello che abbiamo notato – riprende l’ad di WiData – è che in molti utilizzano il sistema di tracciamento utilizzando sistemi di videosorveglianza, che però hanno sostanzialmente due problemi: l’ingente impiego di risorse di calcolo e il discorso legato alla privacy. Il nostro sistema, invece, è un unicum al mondo: risolve le cose più facilmente e senza dover tracciare i dati sensibili o i volti delle persone».

Potenziale sconfinato Il sistema della start up sassarese ha un potenziale sconfinato nelle cosiddette smart cities. Può essere infatti utilizzato – e in certi casi avviene già – in una spiaggia di pregio affollata oltre il limite, o per monitorare una manifestazione in piazza. E ancora, per studiare l’itinerario di una linea del trasporto pubblico o per realizzare la mappa in tempo reale dei ristoranti o dei locali per evitare lunghe attese per mangiare. «Il sistema è già in funzione a Sassari, dove è utilizzato dall’Atp per costruire le matrici di spostamento dei viaggiatori – riprende Marco Uras –. Stesso discorso per Ctm a Cagliari, dove abbiamo la più grande installazione per l’analisi ambientale, con la quale monitoriamo costantemente le condizioni per identificare le ondate di calore».

In spiaggia Tra i casi d’uso di Xplore c’è quello della filiera turistica. «Abbiamo realizzato due progetti a San Teodoro nelle spiagge di Cala Brandinchi e della Cinta – riprende l’ad di WiData –. Nel primo caso i nostri dati hanno consentito di stabilire che i bagnanti in spiaggia superavano quasi del doppio il numero consentito dal piano di utilizzo. Un altro impianto lo abbiamo realizzato per la Pelosa di Stintino. In questo caso, essendo già una spiaggia a numero chiuso, il report è stato utile perché grazie alle partnership con alcuni operatori telefonici siamo riusciti a estrapolare la nazionalità di chi frequenta l’arenile». Sempre in tema di turismo, il Comune di Cagliari ha voluto 35 sensori nel quartiere Marina per monitorare il flusso delle migliaia di vacanzieri che sbarcano dalle navi da crociera.

Smart city Il sistema di monitoraggio è stato utilizzato anche per una trentina di eventi sportivi e culturali, sia in Sardegna sia in Italia. WiData ha infatti clienti come Cortes Apertas, il mondiale di Triathlon nelle varie sedi di Arzachena, Cagliari e ora anche Roma. «Attualmente – spiega ancora Uras – stiamo interloquendo con una multinazionale di Milano che sta costruendo un quartiere tecnologicamente all’avanguardia e ci ha chiesto di installare i nostri sensori perché ha intenzione di realizzare dei totem informativi per mostrare la disponibilità di ristoranti e locali in tempo reale, così che le persone possano scegliere quelli meno affollati». E ancora: «Un’altra applicazione che stiamo valutando con un’agenzia pubblicitaria è quella di installare i sensori nei cartelloni pubblicitari outdoor, quelli fissi, in modo da poter proporre un prezzo dinamico per l’inserzione».
 

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