La Nuova Sardegna

Trasporti nel caos

Vagoni pieni, Trenitalia si difende: «Spetta alla Regione chiedere carrozze in più»

di Claudio Zoccheddu
Vagoni pieni, Trenitalia si difende: «Spetta alla Regione chiedere carrozze in più»

Anche a Capodanno un viaggio sovraffollato sulla tratta tra Cagliari e Olbia. Centinaia in stazione dopo il concerto di Mengoni

02 gennaio 2024
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Sassari L’ultima emergenza riporta la data del primo dell’anno. Ore 18.20, treno in partenza da Cagliari verso Olbia a cui ambiscono centinaia di festaioli arrivati da tutta l’isola per assistere al concerto di Marco Mengoni, che ha attirato circa 30mila spettatori nell’area della Fiera. Prevedibile? Sicuramente. Previsto? Mica tanto. L’ennesimo viaggio della speranza lo racconta Elisabetta Sanna, assessore del Comune di Samugheo che ovviamente parla in veste di utente del servizio ferroviario: «Il 1° gennaio alla stazione di Cagliari si sono presentati in tantissime e tantissimi alle 18.20 per prendere il treno per Olbia. La maggior parte erano giovanissimi di rientro dal concerto di Mengoni. Una situazione annunciata da tempo che doveva essere prevista. Eppure Trenitalia si è fatta trovare impreparata. In stazione è arrivato un treno con poche carrozze – racconta la passeggera – troppo poche per contenere tutti. Risultato convoglio affollato e tante persone in piedi. Alla partenza è stata chiesta comprensione ai passeggeri, ai quali è stata proposta l’alternativa bus per Oristano. Alcuni passeggeri sono scesi, altri no e si sono lamentati col personale di bordo in maniera molto educata. A parte i disagi comprensibili, per i quali il personale di bordo ha più volte chiesto scusa, c’è stato anche chi si è sentito male. Il treno nel suo percorso ha anche accumulato ritardi. Alla fine sarebbe bastata qualche carrozza in più». L’ennesima replica dell’ormai costante emergenza che si trascina sui binari dell’isola in corrispondenza dei fine settimana, dei periodi di festa o dei grandi eventi dello spettacolo.

La replica Trenitalia, però, non è disposta ad assumersi tutte le responsabilità e ne scarica una parte direttamente sulla Regione: «In tutte le circostanze in cui è attesa una maggiore domanda di trasporto, vengono adottate misure di potenziamento dell’offerta, generalmente se richiesti dalla Regione in qualità di committente del servizio e coerentemente con la disponibilità delle risorse necessarie per questi picchi non programmati da contratto di servizio». Un discorso che, però, non si sposa con i servizi “ridotti” e con i disservizi che si verificano durante le feste programmate e i fine settimana, avvenimenti indicati con precisione già dai calendari. Poi, il dettaglio: «Nelle giornate del 31/12/2023 e del 01/01/2024 è stata maggiorata complessivamente la composizione di 6 treni rispetto alla programmazione ordinaria, 5 circolanti il 31/12 e 1 circolante il 01/01». Sulla “flotta” messa a disposizione dei sardi da Trenitalia, i numeri sono questi: «10 minuetti Diesel, 10 Swing, 7 Atr 365, 7 Blues e 10 vecchi ALn 663/668 che a breve diventeranno 9». Ma c’è un altro aspetto su cui Trenitalia fornisce una spiegazione: «I bus sono utilizzati a supporto del servizio ferroviario nei casi di picchi di domanda non previsti in programmazione, ma attivati di volta in volta su richiesta o nei casi di anormalità». Insomma, quando il treno è pieno, i bus devono scaldare i motori per limitare l’affollamento dei vagoni. Un aspirante passeggero, in realtà, si aspetterebbe un vagone in più, magari due, ma invece Trenitalia parla di “picchi non previsti della programmazione”. Un argomento già affrontato in Regione durante l’ultimo incontro con i vertici regionali di Trenitalia, con tanto di snocciolamento dei costi sostenuti dalla stessa Regione che per i bus complementari versa a Trenitalia 5,35 euro al chilometro, che diventano 3,90 + iva per i subappaltatori della stessa Trenitalia.

Argomenti che verranno trattati all’inizio della prossima settimana, martedì o mercoledì, quando l’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, incontrerà la direzione regionale e i responsabili nazionale dei collegamenti regionali di Trenitalia.

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