La Nuova Sardegna

La tragedia

La morte del 13enne Riccardo Curreli, il dolore di Olbia: «Siamo sotto choc»

La morte del 13enne Riccardo Curreli, il dolore di Olbia: «Siamo sotto choc»

La famiglia del ragazzino morto a Reggio Emilia, viene dalla Gallura. Gli zii sono partiti immediatamente per dare sostegno ai genitori Sergio e Giovanna

09 gennaio 2024
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Olbia «Dio mio, povero bambino. Siamo tutti sotto choc, non riusciamo a crederci. Gli zii sono subito partiti per Reggio Emilia, per dare sostegno a Sergio e alla moglie Giovanna, i genitori di Riccardo». Parla una persona vicina allo studio Curreli, dove Massimo e Anna Curreli proseguono l’attività aperta da Giuseppe Curreli, stimato commercialista di Olbia scomparso poco più di un anno fa e nonno del bambino morto nella città emiliana mentre saliva le scale per entrare a scuola, la terza E della scuola media Manzoni.

La notizia del ragazzino morto all’improvviso a tredici anni mentre stava per cominciare il primo giorno di scuola del 2024, subito dopo le vacanze natalizie, ha colpito tutti da subito. Ancora di più quando si è saputo della sua origine olbiese. Incredulità, cordoglio e tristezza si sono diffusi rapidamente.

Molto colpito anche il sindaco Settimo Nizzi, amico della famiglia Curreli, oltre che cliente dello studio commerciale. «Mi scuso ma non mi sento di fare dichiarazioni», si limita a rispondere evidentemente emozionato.

La famiglia di Riccardo Curreli è conosciuta e stimata a Olbia e non solo. Il nonno Giuseppe, ex poliziotto e poi insegnante, aveva aperto insieme a un collega uno degli studi commerciali più importanti della città, nel cosiddetto Palazzaccio, il mini grattacielo che guarda sul golfo di Olbia. A lui si sono rivolti nel corso di vari decenni centinaia di aziende e professionisti. Lo studio, dopo il suo disimpegno, è guidato da due dei quattro figli, mentre una figlia fa l’avvocato nel nord Italia e Sergio, il papà del bambino, è ingegnere. Impegnato nella vita associativa olbiese, Giuseppe Curreli è stato dirigente del Lions club e in seguito dell’Università della terza età di Olbia. Alla sua scomparsa, nell’ottobre del 2022, gli attestati di cordoglio sono stati numerosi. L’Olbia calcio, di cui Massimo Curreli è consigliere, ha giocato con il lutto al braccio la partita con la Torres. Al funerale c’erano tutti i figli. Sergio Curreli era arrivato con la famiglia da Reggio Emilia dove è andato ad abitare di recente con la moglie Giovanna e con Riccardo. Studi liceali in città, dopo la laurea in ingegneria si era trasferito per lavoro fuori dall’isola, mantenendo comunque un forte legame con Olbia.

Dopo anni in Germania, dove ha lavorato con una grande azienda tedesca, il ritorno in Italia. Riccardo è stato iscritto alla scuola media nel centro storico della bella città emiliana. La tragedia è arrivata inaspettata. “Richi”, come lo chiamavano i nuovi compagni di scuola, in compagnia di un amichetto aveva appena varcato il portone d’ingresso dell’istituto comprensivo in via Emilia Santo Stefano. Il malore lo ha colpito all’improvviso. Il ragazzino si è accasciato sui primi gradini e non si è più ripreso nonostante i soccorsi e i tentativi di rianimazione. Una tragedia che lascia senza parole. Una tragedia per i genitori e la famiglia, una tragedia per Olbia, la città dei nonni, degli zii e di papà Sergio. (a.se.)

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