La Nuova Sardegna

Elezioni regionali 2024
Politica

Todde e Soru sempre più distanti

Todde e Soru sempre più distanti

Nessun passo avanti tra i leader dei due schieramenti di centrosinistra

13 gennaio 2024
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Cagliari «Abbiamo un campo ben definito, quello del centrosinistra, in cui Soru ha militato fino a qualche giorno fa da fondatore del Pd. Semmai gli chiedo di rientrare all’interno della coalizione, sta portando avanti un progetto politico che ha tantissimi punti di unione con noi, prenda un voto in più rispetto al Pd e al M5s e in questo modo potrà essere incisivo». Alessandra Todde risponde così all’invito di Renato Soru, che aveva proposto pubblicamente di ritirarsi entrambi per convergere poi su un terzo nome.

Ma la candidata scelta da Pd e M5s non fa alcun passo indietro. «A 45 giorni dalle elezioni per le primarie mi pare tardi, sono state discusse, anche in maniera accesa al tavolo, poi tutte le forze politiche hanno deciso di non farle. Se ci fosse la volontà di rientrare, le modalità si trovano», ha poi aggiunto Todde sull’ipotesi che Soru, attualmente a capo della Coalizione sarda, possa avere un ruolo di primo piano nel suo progetto politico. «Perché l'obiettivo è cambiare la Sardegna, unire le forze per far sì che questo disastro fatto dal centrodestra non continui». Soru intanto prosegue il suo tour in giro per l’isola.

Ieri da Macomer, rispondendo alle domande di Paolo Manichedda durante l’incontro “La Sardegna di oggi e di domani”, ha detto: «Vogliamo partecipare e vincere queste elezioni regionali perché pensiamo che ci sia una situazione confusa e un’offerta politica inaccettabile da entrambe le parti e perché vogliamo che la Sardegna torni a contare. Non torneremo più indietro, non saremo più sotto la politica italiana: dopo le regionali, ci presenteremo anche alle elezioni di Cagliari e Sassari». «Pensiamo – ha aggiunto – che la Sardegna abbia bisogno d'altro, in questo momento di particolare crisi ma anche di grandi opportunità che dobbiamo cogliere con un progetto, la capacità di governo e la garanzia di fare ciò che diciamo per portare l’isola fuori dall’emergenza e da quel ritardo di sviluppo che sembra una condanna che non riusciremo mai a scrollarci di dosso».

Soru si è poi soffermato sugli schieramenti in lizza per le elezioni regionali: «Da una parte la Destra, che si richiama nei riferimenti, nelle immagini e anche nei gesti, come abbiamo visto qualche giorno fa, al Movimento sociale italiano e ad Alleanza nazionale. La proposta di Fratelli d’Italia è chiarissima: sappiamo da dove viene e sappiamo dove ci vuole portare. C’è una proposta altrettanto inaccettabile: populista, massimalista, giustizialista, antieuropeista, qualche volta terrapiattista, qualche volta con la destra, qualche volta con la sinistra e domani chissà dove, fuori da ogni affidabilità politica , fuori da ogni progetto chiaro. Anche in questo caso, quando sarà il momento, la presidente 5stelle andrà a Roma a rappresentare la Sardegna o chi l'ha voluta in quel ruolo con la complicità del Partito democratico? In Sardegna vogliamo tornare a contare: non possiamo tornare all’idea che si decide tutto a Roma».

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