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Elezioni regionali 2024
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Renato Soru a Ula Tirso riunisce la Coalizione sarda: «I veri progressisti sono con noi»

Renato Soru a Ula Tirso riunisce la Coalizione sarda: «I veri progressisti sono con noi»

Si è aperta sulle sponde del lago Omodeo la campagna elettorale di Mister Tiscali. Il candidato presidente della Regione: «Smettano di trattare l’isola come colonia»

29 gennaio 2024
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Sassari «Siamo qui per un mattino nuovo che non ci regalerà nessuno, ma che ci dovremo prendere da soli». Con queste parole Renato Soru ha concluso ieri mattina a Ula Tirso l’evento di apertura della campagna elettorale della Coalizione sarda. Sulle sponde del lago Omodeo, a pochi passi dalla diga Santa Chiara, i partiti e movimenti che sostengono la candidatura di Mister Tiscali si sono ritrovati per promuovere la corsa del candidato presidente della Regione alle elezioni del 25 febbraio. Sul palco si sono alternati gli interventi dei rappresentanti delle liste che formano la Coalizione sarda. A rompere il ghiaccio, Enrico Lai, segretario regionale di Rifondazione comunista – Sinistra europea, per ricordare all’uditorio che «la Rivoluzione gentile è l’argine a questa destra che vuole distruggere la Sardegna ed è un progetto alternativo a tutti gli schieramenti presenti, perché in questi anni l’opposizione in Regione ha fatto solo un commento passivo del centrodestra». In rappresentanza di Vota Sardigna ha parlato Cristiana Cacciapaglia, candidata nella circoscrizione di Oristano. «Il coraggio individuale non basta più – ha detto –, serve una scelta coraggiosa e di libertà». Per la lista +Europa-Azione-Upc è salito sul palco il segretario regionale di Azione Giuseppe Luigi Cucca: «Renato Soru – sono state le sue parole – è l’unica persona in grado di governare questa Sardegna sull’orlo di un baratro».

Per Liberu è toccato invece alla segretaria nazionale Giulia Lai. «La prima questione da affrontare quando entreremo al governo – ha sottolineato – sarà una nuova legge elettorale, quella attuale ha lasciato fuori intere parti sociali. Dobbiamo fare una legge che faccia entrare le donne al governo e non le escluda». In chiusura, a rappresentare Progetto Sardegna, è intervenuta l’ex deputata Romina Mura, che ha ricordato il senso della Coalizione sarda: «La parte progressista della Sardegna è qui, dove c’è la sintesi delle differenze, dove partiti, storie, espressioni diverse hanno scelto di stare insieme per costruire un nuovo futuro per le nuove generazioni».

Infine, a intervenire è stato il candidato alla presidenza della Regione Renato Soru. «Dobbiamo cogliere le opportunità delle straordinarie risorse europee che aspettano di essere spese, avviare la transizione verde e quella digitale, favorire l’inclusione sociale, rendere la pubblica amministrazione più veloce e trasparente, rafforzare il federalismo interno sul territorio per portare competenze e servizi più vicini al cittadino». E ancora: «Vogliono farci diventare la piattaforma dell’energia rinnovabile di tutta Italia. E quelli che vogliono decidere da una parte vogliono un viceré che dovrà stare zitto e obbedire». Per poi concludere: «Oggi si parla di governatori ed è una parola che ci siamo abituati a sentire perché nelle colonie si mandano i governatori e noi ci siamo abituati a sentirci colonia. Quindi dobbiamo decidere se eleggere un governatore o una governatrice che starà zitta e cambierà idea in qualsiasi momento in base alle convenienze e alle alleanze fatte e disfatte da Giuseppe Conte. Oppure, come dice lo Statuto, eleggere un presidente della Regione che rappresenti le persone che lo hanno eletto e rappresenta una comunità, un popolo, una terra, che non starà zitto, che difenderà gli interessi della Sardegna e dei suoi cittadini».

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