La Nuova Sardegna

Ricordi

Vittorio Emanuele e la Sardegna, dall’incontro col sindaco ex Pci alla festa al Circolo Sassarese

di Alessandro Pirina
Vittorio Emanuele e la Sardegna, dall’incontro col sindaco ex Pci alla festa al Circolo Sassarese

Il principe e l’isola: un legame forte rovinato dagli insulti ai sardi

03 febbraio 2024
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Sassari Quella stretta di mano al confine tra Sardegna e Corsica, nel mezzo delle Bocche di Bonifacio, fece scalpore. Da una parte, Vittorio Emanuele di Savoia, l’erede al trono d’Italia in esilio da più di 50 anni, sul suo yacht con la moglie Marina Doria e il figlio Emanuele Filiberto, dall’altra, Nino Nicoli, sindaco di Santa Teresa, esponente dei Ds, eredi del Pcimai tenero con casa Savoia, su una imbarcazione più umile. Era l’estate del 1997 e l’occasione fu il 180esimo anniversario della località costiera gallurese voluta da Vittorio Emanuele I. Il principe era di casa in quelle acque, avendo una villa a Cavallo, a 40 minuti di navigazione dalla Sardegna, ma non poteva avvicinarsi. Fino al 12 luglio 2002, quando fu abolita la norma costituzionale che obbligava gli eredi di casa Savoia all’esilio. Il primo viaggio lo fece un anno dopo. Per il suo ritorno in Italia scelse Napoli, la città in cui era nato nel 1937. Ad accoglierlo il presidente della Regione Antonio Bassolino, ancora un Ds, e la sindaca Rosa Russo Iervolino. Per il ritorno in Sardegna bisogna attendere un altro anno, anche se le cronache mondane di quegli anni raccontano di vari blitz a Porto Rotondo e Porto Cervo. Siamo ne luglio 2004 e la coppia “reale” sceglie un itinerario che già qualche anno prima aveva seguito Marina Doria - per lei non c’era il divieto di ingresso in Italia - tra Castelsardo, Alghero e Sassari, dove fu ospite d’onore della Cavalcata del 1999. Vittorio Emanuele e la moglie sbarcarono a Santa Teresa, per poi dirigersi a Castelsardo, dove, accolti dall’allora sindaco Franco Cuccureddu, inaugurarono la sala XI del castello dei Doria. Seconda tappa ad Alghero, dove la coppia fu ricevuta nel palazzo municipale dall’allora prima cittadino Marco Tedde. E infine a Sassari, dove Vittorio Emanuele e Marina Doria furono festeggiati da circa 200 commensali - diversi di loro appartenenti agli ordini dinastici sabaudi ma anche un conte, una contessa e ben tre marchesi - al Circolo Sassarese. In città il principe fece anche un giro nel centro storico, scortato dall’allora (e attuale) sindaco Nanni Campus, con una tappa al Duomo.

Poi nel 2006 Vittorio Emanuele fu arrestato (e poi assolto con un risarcimento di 4omila euro per i giorni trascorsi ingiustamente in cella) e in quella occasione da alcune intercettazioni venne fuori un suo giudizio pessimo sui sardi. «Sono capre ... puzzano e basta». Parole che scatenarono un putiferio, con comuni che cancellarono le intitolazioni ai Savoia e prima Marina Doria e poi lo stesso Vittorio Emanuele costretti a chiedere ufficialmente scusa ai sardi.
 

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