Napoli, con l’auto nella voragine: salvati dai militari della “Sassari”
Vetture, alberi e pali inghiottiti da uno smottamento della strada al Vomero
Napoli Giravano con la jeep nelle strade della zona del Vomero per una attività di controllo e prevenzione che rientra nel progetto “Strade sicure”. Intorno alle 5 del mattino una scena incredibile: urla e richieste di aiuto, le finestre delle case che si aprono e davanti a loro una voragine che ha appena inghiottito due auto, alberi, cartelli e pali. I tre soldati della Brigata Sassari (in servizio a Napoli insieme a altri 400 militari) hanno intuito la gravità della situazione e non sono stati troppo a pensare. Si sono calati dentro la voragine e hanno aperto a forza le portiere della prima auto liberando i due giovani imprigionati. Molto spaventati ma - per fortuna - in buone condizioni. Li hanno aiutati a uscire dall’enorme trappola stradale che si è creata improvvisamente in via Morghen.
«L’altra auto era vuota – hanno raccontato – si trovava parcheggiata ed è finita per prima sotto». I feriti in totale sono quattro, per fortuna non gravi, un centinaio le persone sfollate. Lungo lavoro dei vigili del fuoco e dei tecnici per ripristinare le condotte idriche e l’energia elettrica. Il crollo sarebbe stato causato dal collasso della rete fognaria. Una massa imponente di acqua reflua ha invaso le aree adiacenti. La procura della Repubblica ha aperto una inchiesta per fare chiarezza sulle cause che hanno provocato il cedimento della strada.
«Insieme a un mio amico ero nella macchina che è stata inghiottita nella voragine – ha raccontato Giulio – . Stavamo transitando verso il basso della strada e mentre abbiamo affrontato la curva si è aperto il terreno sotto di noi, ci siamo visti catapultati dentro. Devo dire che siamo stati doppiamente fortunati perché sono arrivati subito i militari e ci hanno aiutati materialmente a uscire con la forza delle braccia. Davvero una brutta esperienza: mi sento di ringraziare i militari per il prezioso aiuto che ci hanno dato. Ero con un altro ragazzo, si chiama Luca. La nostra auto è sprofondate insieme a un’altra che era parcheggiata e noi ci siamo adagiati sopra. Andavamo molto piano, per fortuna è andata bene».
I due ragazzi mentre uscivano dalla “trappola” hanno dovuto evitare anche uno dei pali dell’illuminazione inghiottiti dentro la voragine.
I tre militari della Brigata Sassari protagonisti dell’operazione di salvataggio sono il graduato aiutante Luciano Perandria, di Sorso, che era a capo della pattuglia; il soldato Alessandro Cosseddu, di Mamoiada e il soldato Riccardo Pisu di Cagliari.
Un sorriso, strette di mano e pacche sulle spalle. I ringraziamenti dei ragazzi, dei tanti che hanno assistito alla scena di salvataggio. I tre militari della Brigata Sassari hanno dimostrato prontezza e sangue freddo, una capacità di analisi del pericolo e del rischio rapidissima. Poi l’azione, efficace e precisa per scongiurare quella che poteva essere una tragedia.
I “Sassarini” hanno poi ripreso il loro turno di servizio per “Strade sicure” e l’episodio di ieri mattina all’alba ben si inserisce nello spirito dell’iniziativa: «Strade sicure davvero – ha commentato uno dei testimoni - questi ragazzi in divisa si sono buttati subito dentro l’emergenza».
Nel profilo facebook del ministero della Difesa il video dell’operazione di salvataggio e un commento semplice: «Benfatto ai militari dell’Esercito italiano impiegati nell’operazione Strade sicure che alle prime luci dell’alba sono intervenuti in soccorso dei giovani rimasti intrappolati in un’auto inghiottita dalla voragine nel quartiere Vomero a Napoli. Sempre al servizio dei cittadini».