La Nuova Sardegna

L’operazione

Traffico di farmaci per lo “sballo” tra Sassari e la Lombardia: ci sono 9 indagati

Traffico di farmaci per lo “sballo” tra Sassari e la Lombardia: ci sono 9 indagati

Venivano comprati con ricette false e spacciati tra i giovani. Nove gli indagati dalla Procura di Bergamo e dai carabinieri del Nas di Brescia

06 marzo 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Milano Pillole di ossicodone, sciroppi alla codeina, benzodiazepine: farmaci acquistati con ricette mediche fasulle e destinati ad essere spacciati e usati per lo sballo. È quanto è emerso da un’indagine dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Brescia, che hanno eseguito, tra Lombardia e Sardegna (nelle province di Brescia, Bergamo, Varese, Milano e Sassari), perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di 9 persone ritenute responsabili di numerosi acquisti di farmaci oppiacei e di benzodiazepine per lo smercio illecito e l’assunzione per un uso ricreativo, al di fuori di un trattamento terapeutico.

I provvedimenti eseguiti dai Nas di Brescia sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che ha coordinato la complessa attività info-investigativa intrapresa dal Reparto speciale dell’Arma nei primi mesi dello scorso anno. Tutto nasce da un sospetto riguardo all’autenticità di una ricetta rinvenuta nel corso di un ordinario controllo in una farmacia della Bergamasca. Da qui hanno preso il via una serie di indagini che si ritiene possano ora «comprovare il coinvolgimento di un gruppo di ragazzi poco più che ventenni in una successione di illecite condotte finalizzate all’accaparramento – per lo smercio, con significativi rincari, oltre che per il personale consumo – di medicinali a base di ossicodone e ansiolitici mediante l’utilizzo di prescrizioni da loro stessi create (anche per essere vendute) indicando medici e pazienti inesistenti», si legge in una nota.

Le perquisizioni hanno permesso di raccogliere «molteplici evidenze a sostegno del quadro indiziario» delineato nel corso dell’inchiesta e di sequestrare, complessivamente, quasi 200 pastiglie di farmaci (ossicodone, soprattutto, ma anche benzodiazepine), sciroppi alla codeina, centinaia di ricette bianche (molte già composte, quindi pronte per essere usate), più di 50 ricette rosse (talune compilate per mezzo di un programma ad hoc e così rese del tutto simili a quelle dematerializzate) di «credibile provenienza furtiva», e ancora numerosi blister riconducibili ai medicinali in questione (diversi quelli ritagliati come per volerne ottenere piccole dosi), bilance di precisione. E anche droghe, principalmente hashish.

I militari hanno sequestrato gli smartphone usati dai ragazzi per poterli analizzare. È verosimile che i "contatti” relativi alle cessioni dei farmaci avvenissero anche mediante l’uso di App di messaggistica istantanea.

Primo piano
Il fatto del giorno

L’assessora Barbara Manca: «Trasporti aerei, Ct2 addio: il futuro è l’aiuto sociale»

di Andrea Sini
Le nostre iniziative