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Il caso

Molestie in nave, la replica di Moby-Tirrenia: «I marittimi? Selezionati e formati con rigore»

di Nadia Cossu
Molestie in nave, la replica di Moby-Tirrenia: «I marittimi? Selezionati e formati con rigore»

L’impegno: «Massima tutela e protezione per i nostri viaggiatori»

26 marzo 2024
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Sassari La premessa è doverosa e importante per la compagnia di navigazione Moby-Tirrenia: «Vogliamo esprimere la nostra più ferma e totale condanna degli episodi segnalati, che da sempre combattiamo e che fortunatamente sono rarissimi e immediatamente e severamente sanzionati».

Chiamata in causa dopo gli articoli pubblicati sulla Nuova Sardegna nei quali alcune donne raccontavano episodi di molestie subite durante i viaggi in nave da parte del personale di bordo, hanno tenuto a precisare: «Da sempre abbiamo nel nostro modo di agire la piena tutela di chi viaggia con noi, che deve poterlo fare in assoluta tranquillità e rispetto. E proprio per questo – aggiungono – la policy aziendale è tesa a una selezione e formazione del personale molto rigorosa, attenta e scrupolosa».

Ma come la compagnia gestisce segnalazioni di abusi – tentati o consumati – che arrivano da parte dei passeggeri, in assenza di denunce formali? «Quando si verificano i rarissimi episodi come quelli segnalati, in caso di denuncia formale o anche semplicemente di reclamo a bordo – spiegano – la compagnia provvede immediatamente alla sospensione dei marittimi coinvolti e, se del caso, dopo le dovute indagini, al relativo licenziamento in tronco».

Provvedimenti concreti e severi, quindi, che sono preceduti da un altro accorgimento: «Chiediamo subito al passeggero di aiutarci a identificare i responsabili e anche in assenza di ulteriori elementi da parte di chi segnala l’accaduto, avviamo subito rigorose indagini interne per cercare di individuare autonomamente i responsabili dei fatti denunciati». Spesso si centra l’obiettivo: attraverso la verifica incrociata di alcune informazioni, ad esempio, si ha un’alta probabilità di arrivare a identificare la persona con assoluta certezza. Moby-Tirrenia ha la premura di puntualizzare un altro aspetto: «La selezione del personale è molto rigorosa, avviene all’interno di una lista di nomi fidelizzati con l’azienda e che offrono le migliori garanzie professionali e comportamentali. È prevista la formazione continua dei marittimi e ovviamente un’attenzione particolare è posta a quelli che hanno il contatto diretto con i passeggeri».

Nei casi di cui il giornale ha dato conto, ad esempio, sarebbe stato un addetto alla reception a rendersi protagonista di molestie. E per questo molte persone si chiedono come venga tutelata la privacy di chi viaggia nel momento in cui i propri dati vengono registrati alla reception. La compagnia chiarisce: «Qui il personale è in possesso solo ed esclusivamente di nome e cognome dei viaggiatori, mentre tutti gli altri dati sensibili sono registrati soltanto al momento della prenotazione e vengono protetti secondo tutte le indicazioni di legge, ma – puntualizzano – non sono a disposizione a bordo delle navi».

Ed è proprio grazie alla disponibilità di nome e cognome delle ragazze che era stato possibile raggiungerle sui social, far loro delle proposte e, in un caso, anche bussare per oltre un’ora alla porta della cabina durante la notte. A questo proposito un’altra informazione sulla quale è utile ricevere conforto riguarda il livello di sicurezza garantito dalla compagnia di navigazione proprio all’interno della cabina. «Non ho chiuso occhio per tutta la notte – aveva raccontato una studentessa sassarese – quell’uomo dopo avermi scritto su Messenger e su Instagram e nonostante lo avessi bloccato su entrambi i social, continuava a bussare, ero terrorizzata all’idea che potesse riuscire a entrare in qualche modo. Finsi di dormire, di non sentirlo e rimasi sveglia fino all’alba».

«Il passepartout di sicurezza, ossia quello meccanico – spiega Moby-Tirrenia – è nella esclusiva disponibilità del commissario di bordo e di nessun altro membro del personale. I camerieri di bordo, invece, al termine del viaggio ricevono il passepartout elettronico per pulire le cabine, ma se la cabina è ancora occupata e c’è la sicura, questo non è in grado di sbloccare l’apertura, garantendo la sicurezza assoluta di chi è all’interno».

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