La Nuova Sardegna

Primo vertice dopo la sconfitta

Voglia di rivincita nel Centrodestra, subito i nomi dei candidati alle comunali: a Sassari in corsa anche il rettore Gavino Mariotti

Voglia di rivincita nel Centrodestra, subito i nomi dei candidati alle comunali: a Sassari in corsa anche il rettore Gavino Mariotti

A Cagliari in pista ci sono già Gianni Chessa, Edoardo Tocco, Giorgio Angius e forse anche Francesco Lippi

29 marzo 2024
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Oristano La botta è stata pesante. Nel centrodestra nessuno pensava di perdere le Regionali. Invece, è successo. Anche se poi, schede alla mano, i partiti della coalizione comunque hanno avuto la meglio sugli avversari, ma non è bastato per sconfiggere Alessandra Todde. «Vogliamo subito la rivincita, alle Comunali, ma sia chiaro: non dobbiamo commettere gli stessi errori di un mese fa», è stato il passaparola d’avvio, nel primo vertice post elettorale. E infatti per i candidati sindaco di Sassari, Alghero e Cagliari il centrodestra non aspetterà l’ultimo momento per decidere, come con Paolo Truzzu a ridosso del 25 febbraio. Già martedì prossimo, sempre a Oristano, potrebbero saltar fuori i «nomi giusti, conosciuti e autorevoli» per i tre Comuni.

La conta Nella sede di Fratelli d’Italia, in via De Castro, alla convocazione hanno risposto tutti. Più che le condoglianze, vicendevoli, i coordinatori regionali si sono scambiati abbracci e pacche sule spalle. «Coraggio, a giugno ci rifaremo nei Comuni e alle Europee», si sono rincuorati l’uno con l’altro. Poi è cominciata la sfilata: da Antonella Zedda di Fdi all’appena nominato coordinatore Pietro Pittalis, Forza Italia, accompagnato da Settimo Nizzi, dai Riformatori Michele Cossa e Aldo Salaris ai centristi Antonello Peru e Stefano Tunis, passando per i sardisti Christian Solinas e Antonio Moro e Michele Pais e Michele Ennas della Lega. Più la delegazione di Alleanza Sardegna (composta da Giovanni Satta, Mimmo Solina, che poi finiranno per scontrarsi fra loro nel bel mezzo della riunione, e Andrea Floris) e ancora i portavoce dell’Udc, Alice Aroni, e della Dc di Rotondi, Attilio Dedoni e Roberto Caredda. In sostanza, gli stessi nove partiti delle Regionali.

Il confronto  Il dibattito è durato tre ore. Gli alleati hanno parlato soprattutto di Sassari e Cagliari, perché è in quei Comuni che sarebbero in molti se non troppi a voler correre per il Municipio. A Sassari, ad esempio, c’è il caso di «Sardegna al centro 20.Venti», da anni alleato della lista civica guidata dal sindaco uscente Nanni Campus, che tra l’altro ha già scelto come candidato Nicola Lucchi, mentre il resto del centrodestra sembrerebbe orientato sul rettore Gavino Mariotti. A Cagliari, invece, ai già sicuri concorrenti – Gianni Chessa, Psd’Az, Edoardo Tocco, Forza Italia e Giorgio Angius dei Riformatori – presto potrebbe aggiungersi Francesco Lippi, sostenuto dai centristi. Poi c’è Alghero, dove l’ex consigliere regionale Marco Tedde (Forza Italia) sarebbe pronto, ma qualcun altro potrebbe farsi avanti: Michele Pais della Lega.

Le primarie  Secondo i Riformatori, visto l’affollamento, la soluzione ideale potrebbe essere quella di scegliere i portabandiera attraverso le primarie, nei Comuni più importanti. Per il centrodestra sarebbe una novità assoluta, però sin da subito è stata accolta con freddezza. Da Antonella Zedda di Fdi, ad esempio: «Le primarie non appartengono al Dna di gran parte dei nostri partiti». Anche altri si sono dichiarati perplessi. Martedì prossimo, quando ci sarà il secondo appuntamento, i nove dovranno decidere come e quando «blindare l’unità della coalizione». Di sicuro, sempre fra pochi giorni, ciascuno – è stato questo l’impegno – dovrà ripresentarsi al tavolo con una rosa di candidati sindaco per Sassari, Alghero e Cagliari.

L’addio Dopo essere crollata dal secondo posto assoluto, nelle Regionali del 2019, all’undicesimo il 25 febbraio, la Lega comincia a incassare più di un contraccolpo. Stavolta a dire addio al Carroccio è stato l’ex consigliere regionale Andrea Piras, primo dei non eletti nel collegio di Cagliari, dietro ad Alessandro Sorgia, molto meno leghista di lui, almeno a suo dire. Con un post, Piras, già vicesegretario regionale e anche responsabile dei giovani leghisti, è uscito allo scoperto: «Vai dove sei celebrato, non tollerato. Se non riescono a vedere il tuo vero valore, è tempo di ricominciare». Ricomincerà dall’Udc. (ua)

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