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L’Associazione “Gramsci” di Torino punta sui giovani. Matteo Mereu confermato presidente

L’Associazione “Gramsci” di Torino punta sui giovani. Matteo Mereu confermato presidente

I componenti del nuovo consiglio direttivo hanno un’età compresa tra i 25 e i 43 anni. È composto da sei donne e tre uomini

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Torino «Oggi l’emigrazione è cambiata ed è cambiato il mondo associazionistico. È per questo che è nato questo direttivo che raccoglie soprattutto competenze ma anche esperienze. Un gruppo giovane che vuole guardare al futuro con un occhio nuovo e attento. È nato così e risulta essere anche rappresentativo di quasi tutte le aree della Sardegna e ben equilibrato tra emigrati diretti e discendenti». Parole di Matteo Mereu, confermato presidente dell’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”. Il congresso del mese scorso ha anche affidato l’incarico di vicepresidenti vicari a Stefania Mighela e Francesco Pongiluppi.

Segreteria generale Lorenza Piras, mentre Silvia Lampugnani è la coordinatrice dei giovani. Enrico Laerte Corona, invece, è il direttore vicario, una figura nuova ritenuta necessaria per gestire gli affari correnti dell’associazione e introdotta nell’occasione. Istituiti anche un coordinamento per le politiche di genere e un coordinamento artistico, di cui fanno parte Chiara Figus, Angelica Ladu e Chiara Porcu.

Il nuovo consiglio direttivo, composto da sei donne e tre uomini, ha un’età compresa fa i 25 e i 43 anni. «Siamo riusciti a concentrare in una sola lista (“Gramsci Futura”) tutte le proposte e questo è motivo di grande orgoglio» spiega il presidente Mereu sul sito internet www.associazionegramsci.org. «Ai dirigenti storici abbiamo chiesto di fare un passo di lato, piuttosto che indietro. Ci hanno sostenuto e continueranno a farlo nei prossimi anni».

Lorenza Piras: «Sono arrivata in associazione per il tirocinio universitario, durante il mio corso di studi in Economia, e ho trovato una seconda casa. Ora mi sono sentita di entrare in gioco attivamente».

Silvia Lampugnani si è avvicinata per il tirocinio e al "Gramsci” ha scritto la sua tesi di laurea sull’emigrazione sarda in Piemonte: «Qui ho acquisito competenze che mi hanno dato un plus per la vita lavorativa successiva. È venuto il momento di metterle anche a disposizione».

Stefania Mighela, che è nata a Torino, racconta di come i suoi genitori le hanno trasmesso l’identità sarda: «Già da bambini eravamo immersi in questo ambiente. Tutti i giovedì ci si riuniva per ballare e divertirsi. Era una famiglia allargata». Da qui è nata la passione per l’arte culinaria sarda che oggi veicola nei suoi laboratori, tramite l’attività di Food Blogger e con l’associazione di Home Food che ha fondato.

Dal canto loro, i dirigenti storici, Immacolata Licheri e Antonio Cossu hanno espresso la volontà di supportare attivamente i nuovi eletti nella vita associativa. «Da loro e da Leonardo Porcu – si legge ancora nel sito web dell’associazione – sarà composto il nuovo collegio dei probiviri. Anche la carica di tesoriere è stata affidata a un esterno al direttivo, l’ex presidente Maurizio Fanari. L’altro ex presidente, Enzo Cugusi, è stato insignito del ruolo di presidente onorario. Il suo compito sarà quello di rappresentare l’associazione in Sardegna, dove è tornato a vivere da qualche anno. Tra i dirigenti uscenti passati a esprimere il supporto c’era anche Stefania Spanedda che si è complimentata per la scelta coraggiosa».

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