La Nuova Sardegna

Verso le elezioni

Le ricette per il centro storico e per salvare Predda Niedda

di Davide Pinna
Le ricette per il centro storico e per salvare Predda Niedda

I candidati a confronto sui due grandi malati del centro urbano

15 maggio 2024
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Sassari Dibattito serrato, ma sempre rispettoso, anche sulle tematiche più legate alla vita interna della città.

Centro storico Troppo spesso al centro delle pagine di cronaca nera e giudiziaria, buio e con le serrande abbassate. La strategia per la rinascita del centro storico è stata declinata in maniera diversa da ogni candidato. «Ne parliamo da 25 anni e nessun sindaco ha risolto il problema – ha affermato Mariano Brianda -. Noi ne abbiamo parlato direttamente coi cittadini del centro ed ecco cosa faremo. Costruiremo una commissione permanente che coordini gli interventi, puntiamo a uno studentato, agevolare le imprese, programmare le iniziative culturali e mercatini tematici, aprire uffici e istituire le Ztl di fine settimana». «Siamo l’amministrazione che ha fatto i più grandi investimenti di sempre, sul centro storico – ha esordito Nicola Lucchi -. Almeno 63 milioni tra Pnrr, Pinqua e vecchi finanziamenti recuperati. Il piano del commercio consentirà di aprire nel centro nuovi negozi fino a 2.500 metri, stiamo avviando gli espropri degli edifici privati fatiscenti e apriremo uffici comunali in centro. «L’Università sta già facendo la sua parte – ha detto Gavino Mariotti -, con la ristrutturazione del palazzo Porta Nuova che ospiterà 300 impiegati e sarà raggiunto ogni giorno da tanti studenti. Il centro ha bisogno di sicurezza, perciò investiremo sulla video-sorveglianza» «C’è bisogno di un’agenzia che coordini il lavoro degli uffici sul centro – ha sottolineato Giuseppe Mascia -. Dobbiamo proseguire gli interventi avviati da Nicola Sanna con l’Iti, sfruttuare Pnrr e programmazione europea 2021-27 e lottare contro la piaga degli affitti in nero. Sicurezza e decoro sono una necessità legittima dei cittadini. Collaborando con la presidente Todde interverremo sul piano del commercio, istituiremo una No Tax Area e stimoleremo l’insediamento di uffici e servizi». «Per parlare del centro e dei suoi problemi, bisogna viverci e lavorarci – ha replicato Giuseppe Palopoli -. In tutta Italia la Brigata Sassari sta nelle strade per garantire la sicurezza dei cittadini,perché non può farlo qui? Ci sono 600 immobili abbandonati, facciamone case popolari».

Predda Niedda C’è poi la zona industriale-commerciale, abbandonata nelle mani di un consorzio commissariato dalla regione per i debiti milionari. « Il Comune dovrà prenderla in carico – ha affermato Lucchi – e farla più bella. Il luogo dell’industria è Truncu Reale». «Basta contrapporre centro e Predda Niedda – ha detto Mariotti -. Bisogna considerarlo un quartiere della città e integrarlo, salvandolo da un degrado vergognoso». «Né la giunta Campus né quella Solinas hanno fatto nulla in questi anni – ha attaccato Mascia, bisogna cambiare veduta, Predda Niedda va gestita dal Comune con regole uguali a quelle in vigore nel resto della città».«Io propongo che chi vuole aprire una attività a Predda Niedda, debba farlo anche in centro storico» ha detto Palopoli. «È un tema vecchio, i progetti per il recupero ci sono già – ha affermato Brianda -. Il Comune deve gestire direttamente il Consorzio per poi riqualificare gli spazi, creare verde e strutture sportive e dare il via alla Comunità energetica con il fotovoltaico sui tetti dei capannoni».

Donne I cinque candidati, tutti uomini, sono stati sollecitati anche sul tema dell’assenza di donne nella competizioni elettorale. «È un dato negativo – ha affermato Brianda -. All’interno della nostra coalizione c’è una lista civica dedicata ai diritti civili, composta di 18 donne e 16 uomini». «La situazione rispecchia una realtà sociale divisa – ha sottolineato Lucchi -. Dobbiamo avere fiducia nelle nuove generazioni». «Quando la coalizione ha vagliato le candidature, purtroppo nessuna donna ha dato la propria disponibilità» ha spiegato Mariotti. «È un problema culturale. Il centrosinistra però ha scelto la sua candidatura con processi complessi a cui hanno partecipato tanti uomini e donne» ha detto Mascia. «Quando mi parlano delle donne, io penso a mia mamma, che da orfana ha cresciuto sette figli. Viva le donne» la replica di Palopoli.
 

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