La Nuova Sardegna

Il vertice

Siccità, un tavolo permanente sino alla fine dell’emergenza

di Andrea Massidda
Siccità, un tavolo permanente sino alla fine dell’emergenza

Prime decisioni al vertice della Regione con sindaci e addetti ai lavori. Tra le soluzioni, l’utilizzo di pozzi privati e interventi sulle perdite

27 maggio 2024
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Cagliari Un tavolo permanente sull’emergenza idrica, con tutti i soggetti interessati (dalla Regione all’Enas, dalle amministrazioni comunali ai Consorzi di bonifica, passando ovviamente per l’Autorità di bacino e Abbanoa) pronti a fare la propria parte con l’obiettivo di mettere in atto soluzioni capaci di scongiurare un’estate a secco. Eventualità che, non c’è nemmeno bisogno di sottolinearlo, sarebbe devastante per l’economia dell’isola, almeno nella bella stagione basata principalmente sul turismo. Così, durante il super vertice convocato ieri pomeriggio a Cagliari nella sede regionale di viale Trento, sono state avanzate anche altre proposte da attuare nell’immediato, come ad esempio l’utilizzo dei pozzi privati, un monitoraggio costante della situazione negli invasi, e ancora un cronoprogramma affidato ad Abbanoa (ossia la società per azioni che gestisce in Sardegna il servizio idrico integrato) per la riparazione di tutte le falle responsabili delle perdite d’acqua dalle varie condotte.


Confronto acceso Al vertice, durato ben tre ore e a tratti dai toni accesi, erano presenti i sindaci di alcuni centri della Bassa Gallura e della Baronia particolarmente colpiti dal problema e nei quali sono state già adottate delle restrizioni che potrebbero davvero compromettere la stagione turistica. Tra questi, Antonio Addis (primo cittadino di Budoni), Rita Deretta (fascia tricolore a San Teodoro), Salvatore Ruiu (Posada), Gian Luigi Farris (Siniscola) e Martino Sanna (Torpè). Tutti quanti – con toni più o meno pacati, ma sempre fermi – hanno evidenziato le criticità specifiche chiarendo senza troppi giri di parole che non c’è tempo da perdere. Ad ascoltare il loro cahier de doléances, la presidente della Regione Alessandra Todde, ma anche altri componenti dell’esecutivo come gli assessori Giuseppe Meloni (Programmazione e Bilancio), Antonio Piu (Lavori pubblici), Emanuele Cani (Industria) e Rosanna Laconi (Ambiente). Poi i rappresentanti di Enas, Autorità di bacino, Abbanoa e Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale.

Tavolo permanente «L’esito dell’ incontro – ha spiegato la governatrice Alessandra Todde – è stato principalmente quello di istituire un tavolo permanente che si occupi di questa emergenza. Tutti gli attori devono sentirsi sempre allertati per monitorare l’andamento delle soluzioni proposte e le perdite dalle condotte: non si può chiedere a un cittadino di razionare l’acqua quando magari nel suo stesso paese quell’acqua si perde per una falla. Poi – ha concluso Todde – si parlerà anche di interventi a medio e lungo termine, l’emergenza è molto seria».

Turismo a rischio «Senza acqua non si può fare turismo», ha tuonato il sindaco di Budoni per poi lasciarsi andare a un piccolo sfogo: «Si parla tanto di allungamento della stagione, ci si riempie la bocca di frasi come “industria delle vacanze”, ma come si fa a pianificare il turismo se poi ci manca addirittura un bene primario come l’acqua?». Domanda retorica che preoccupa anche il prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, anche lui presente al tavolo sull’emergenza che sta colpendo in modo particolare il suo territorio. «È a rischio un comparto economico come quello turistico con almeno diecimila lavoratori – sono state le sue parole prima che iniziasse il confronto – e questo ovviamente ci turba».


 

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