Cagliari, oltre mille in piazza per dire no alla speculazione energetica
Il corteo si è poi fermato davanti alla sede del consiglio regionale
Cagliari Oltre mille in piazza da tutta la Sardegna per dire no alla speculazione delle multinazionali dell'energia. A Cagliari il lungo corteo è stato animato da decine di striscioni: "Il vento è nostro", "Non rubateci la terra", "Avete rotto le pile" e altri ancora più coloriti, come quello delle Donne per l'ambiente, che hanno tessuto un tappeto con la scritta "la disobbedienza è un dovere civile".
Da sottolineare anche la presenza di diverse donne in costume tradizionale, dietro allo striscione: "Siamo pronti a una nuova Pratobello", riferendosi alla rivolta del 1969 contro l'installazione di caserme e poligoni nell'altopiano di Orgosolo. Il corteo ha poi organizzato un happening sotto il Consiglio regionale.
Marco Pau, uno dei leader dei comitati spontanei, ha denunciato: «Le commissioni ambiente e attività produttive non ci hanno ancora convocato. Poi vogliamo capire a che gioco sta giocando la presidente Alessandra Todde. Prima punta sul disegno di legge, poi fa retromarcia e sostiene che conta di più la mappa delle aree idonee concordata con il ministero e a cui noi diciamo non sin da subito perché sarebbe una decisione calata dall'alta, senza sentire la gente».