La Nuova Sardegna

Trasporti

L’Arst celebra i suoi primi 50 anni puntando su efficienza e ambiente

L’Arst celebra i suoi primi 50 anni puntando su efficienza e ambiente

Festa e tavole rotonde per celebrare l’azienda di trasporto di proprietà regionale. L’assessora ai Trasporti Barbara Manca: «Ha garantito la mobilità interna dei sardi»

31 maggio 2024
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Cagliari Gli obiettivi dichiarati sono almeno due: portare i ragazzi a scuola impiegandoci al massimo un’ora e proseguire nel percorso già intrapreso della transizione ecologica attraverso il rinnovo del parco mezzi. Con questi nobili propositi , ieri mattina, a Cagliari, l’Arst – con 2200 dipendenti la principale azienda di trasporto pubblico in Sardegna, totalmente controllata dall’amministrazione regionale – ha celebrato i suoi primi cinquant’anni di vita. Lo ha fatto con una grande festa organizzata al Lazzaretto e con due tavole rotonde coordinate dal giornalista Luca Telese sul tema del “futuro ecosostenibile” e sulle “strade dell’inclusione”, nel senso di costruzione di comunità accessibili.

Istituzioni Ospiti di Roberto Neroni e Carlo Poledrini (rispettivamente amministratore unico e direttore centrale dell’Arst), il presidente del consiglio regionale Piero Comandini, le due assessore regionali ai Trasporti Barbara Manca e alla Difesa all’Ambiente Rosanna Laconi, e ancora il presidente della Commissione Trasporti in consiglio regionale Roberto Li Gioi. «Arst è una grande azienda che ha unito e continua a unire tutto il nostro territorio regionale – ha detto l’assessora Manca – una leva fondamentale della Regione per continuare a garantire la mobilità interna dei cittadini e per affrontare le sfide del futuro: le emissioni zero, i sistemi di trasporto innovativi e l'integrazione con le altre modalità di trasporto, per un reale e sostenibile diritto alla mobilità».

Origini dell’azienda L’Arst accompagna la mobilità dei sardi dal 20 giugno del 1974 data della promulgazione di una legge regionale sulla riorganizzazione dell’Azienda regionale sarda trasporti. Lo scopo era quello di creare una rete unitaria di servizi in grado di garantire prestazioni uniformi in tutto il territorio e di favorire lo sviluppo economico e sociale della Sardegna attraverso il sistema della mobilità. Nata in origine dall'assorbimento di diverse aziende, la Scia e la Satas, la futura Arst ha attraversato un ulteriore ampliamento culminato nel 2010 con la fusione, per incorporazione, delle aziende di trasporto anche su ferro: la Ferrovie Meridionali Sarde (Fms) e le Ferrovie della Sardegna (FdS).

La mission Un obiettivo tutt’oggi riassunto nella sua mission ben sintetizzata dal direttore centrale Carlo Poledrini: «Contribuire alla crescita delle persone e allo sviluppo sociale, economico e culturale dei territori della Sardegna in chiave sostenibile, fornendo servizi multimodali per la mobilità collettiva sempre più adeguati alle aspettative dei cittadini».

La strada per il futuro Parole in linea con quelle pronunciate poco prima da dall’amministratore unico Roberto Neroni: «Il cinquantenario è una preziosa occasione per celebrare in tutto il 2024, l’Azienda con il suo principio, la sua storia insita in un inestimabile patrimonio materiale e immateriale di competenze e professionalità, che l’hanno portata a diventare quel che è oggi. Anche per questo – ha concluso Neroni – è importante diffondere, in collaborazione con la Regione Sardegna, i valori fondanti della Società al servizio del cittadino, sia in termini di sviluppo socio-economico che culturale e ambientale. Una strada lunga cinquant’anni, orientata verso un futuro di servizi sempre più sostenibili ed inclusivi, adeguati alle esigenze della nostra società in continua evoluzione».
 

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