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Trasporti

La politica tra proposte e appelli all’unità: «Quella dello scalo di Alghero è una battaglia di tutti»

La politica tra proposte e appelli all’unità: «Quella dello scalo di Alghero è una battaglia di tutti»

I candidati sindaco: «No all’isolamento di questo territorio»

02 giugno 2024
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Sassari L’appello alla concertazione, quello a non abbassare la guardia, e poi le solite scaramucce tra schieramenti. La politica mostra comunque grande preoccupazione per l’annuncio di Aeroitalia. «Credo sia urgente l’attenzione della politica regionale e cittadina – dice l’ex sindaco di Alghero, Mario Bruno – per concentrare immediatamente ogni sforzo sulla continuità territoriale, nonostante le lacune e i fallimenti ereditati dalla giunta Solinas, se non vogliamo lasciare le porte d’accesso dell’isola al libero mercato o a improbabili procedure d’emergenza. In attesa di un nuovo modello di continuità territoriale, sul quale la giunta Todde sta lavorando, si concentrino le forze sull’immediata prospettiva, coinvolgendo attivamente le società di gestione e i vettori aeroportuali».

«L’annunciato addio di Aeroitalia – attacca Antonio Moro, ex assessore regionale ai Trasporti – conferma i dubbi e le perplessità sulle garanzie che l’attuale Giunta regionale e la maggioranza che la sostiene sono in grado di offrire, per mantenere l’operatività dell’aeroporto del Nordovest. La riproposizione del medesimo bando di gara della precedente legislatura ma con stanziamenti inferiori rispetto al passato, e durata ridotta ad un anno, pregiudica infatti il futuro dell’aeroporto algherese e fa aumentare i rischi che il bando resti senza offerte. A ciò si aggiunge la gravità della denuncia esplicitata dall’amministratore delegato di Aeroitalia, circa le disparità di trattamento che la società di gestione dello scalo del Nordovest riserva alla compagnia aerea, soprattutto per ciò che attiene i costi di handling. Il tutto sembra confermare il perdurare di una dannosa quanto inaccettabile strategia, volta a ridimensionare ruolo e funzioni dell’aeroporto di Alghero, a vantaggio dello scalo di Olbia».

«Il principio di insularità in Costituzione assicuri il diritto alla mobilità dei sardi. Servono una vera continuità territoriale e adeguate reti di trasporti interni, a iniziare dai treni – sostiene Giuseppe Mascia, candidato sindaco di Sassari per il campo largo –. Inserire il principio di insularità in Costituzione deve tradursi subito nella possibilità di far valere il diritto alla mobilità dei sardi e alla connessione dell’isola col resto d’Italia, colmando gli svantaggi economici e sociali. In Europa esistono gli strumenti per proteggere il diritto dei sardi, che il mercato non può garantire. Il nord ovest Sardegna avrebbe dovuto e dovrà puntare i piedi con Cagliari, Roma e Bruxelles. Le politiche locali e territoriali hanno isolato Sassari dal resto del territorio».

Marco Tedde, candidato sindaco di Alghero per la coalizione di centrodestra, sottolinea come «la notizia dell'abbandono di Aeroitalia riapre l'annosa discussioni del bando sulla continuità territoriale. È fondamentale garantire ai sardi la mobilità a costi contenuti e certi ma è altrettanto importante che al fianco delle scelte di Sogeaal siano presenti tutti i sindaci del territorio. L’aeroporto Riviera del Corallo non è solo lo scalo di Alghero ma la porta di accesso all’isola del nord-ovest dell'isola. La futura città metropolitana deve fare massa critica per sciogliere i nodi che frenano lo sviluppo del territorio. Auspichiamo che le parti, con il sostegno dei sindaci della Rete metropolitana, lavorino per trovare una intesa che possa portare benefici allo scalo e al territorio».

«Dobbiamo scongiurare con tutte le forze una eventuale procedura d’emergenza», è l’appello di Raimondo Cacciotto, candidato sindaco della coalizione di “Progetto Alghero”. «In attesa del nuovo modello di Continuità territoriale a cui sta lavorando l’amministrazione Todde, dobbiamo mettere in campo tutte le energie per sanare ogni possibile criticità prima della presentazione delle offerte. Non possiamo pensare di arrivare impreparati e soprattutto il diritto alla mobilità dei sardi deve essere in cima all’agenda politica a tutti i livelli. Chi ha governato in questi anni non è stato in grado di sviluppare un modello efficiente di trasporto aereo al passo con le esigenze di mobilità dei sardi. Ora è tempo di remare tutti nella stessa direzione e battere i pugni sui tavoli, regionali, nazionali ed europei». (a.si.)

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