La Nuova Sardegna

Il viaggio nei territori

A Calangianus tante fontane direttamente dal Limbara e Siddaju

di Pietro Zannoni

	Funtana Noa, a Calangianus
Funtana Noa, a Calangianus

Il paese ha installato i rubinetti nelle varie fontanelle per evitare sprechi

05 giugno 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Calangianus Sono anni questi in cui i calangianesi possono attingere buon acqua dalle fontanelle collocate in ogni angolo del paese, dalla periferia al centro, l’acqua del Limbara e di Siddaju. Basta aprire il rubinetto e l’acqua riempie i contenitori. È il risultato della fatica delle ultime amministrazioni che non hanno voluto cedere l’acqua di alcune sorgenti ad Abbanoa quando si prese cura della condotta e riscossione delle relative bollette per il consumo dell’acqua dell’ acquedotto del Goceano e Monte Lerno che arrivava in Alta Gallura.

La storia dice che in passato il rifornimento idrico era davvero un problema. Lo attesta che persino alle elezioni comunali del 1983 la lista vittoriosa aveva come emblema la fontana costruita nel 1898, la Funtana Noa che prese il posto della Funtana ‘ecchja, cancellata per il cattivo servizio reso, negli anni cinquanta dalla stazione Agip. La Funtana Noa fu il primo tentativo moderno di dotarsi di una fonte pubblica adeguata. Oggi è ben funzionante visto che decenni fa si intervenne per assicurarsi tutte le sorgenti di Siddaju, collina a Nord che sovrasta il Signora Chiara. Due rubinetti sono a disposizione della popolazione.

Una seconda risposta all’annoso problema idrico venne data nel 1924 quando fu costruito l’acquedotto consortile CalangianusLuras che usufruì di sorgenti nel Limbara di Tempio (sorgenti Vaddi Niedda, Lu Piru, Conca intro, Li Dui Licci). Questo acquedotto, amministrato da un consiglio di amministrazione, di volta in volta subì vari interventi per aumentarne la portata d’acqua. Recentemente Calangianus usufruisce anche di un altro importante apporto alla rete dell’acquedotto Limbara Nord, che raccoglie acque solo sul Limbara calangianese (sorgenti Crispoli, L’azzò, Li Taddatu) e oltre immettere acqua nel serbatoio di Siddaju fornisce acqua a varie fontanelle (Tracchetta, Fontana C.M 3, parte alta via Campo sportivo, statua Padre Pio, ed altre). Ogni tanto, in questi giorni ad esempio, le fontanelle di piazza Marconi, via Eleonora d’Arborea, di piazza Marconi, Lu bastioni sono a secco per interventi di bonifica nelle sorgenti per rispettare le richieste delle autorità sanitarie. Unica trascurata è la antica funtana di Sigara, a nord del paese che nel 1836 era segnalata dall’Angius per «acque lodate come medicinali a chi patisca le febbri terze». Nel 1976 si costruì una fonte ex novo. con mini parco. Tutto oggi è abbandonato. In questi giorni solo qualhe goccia esce dalla bocca in granito. L’acqua da anni è come scomparsa e l’area, piuttosto fuori mano, però non interessa più a nessuno.

In Primo Piano
Il fatto del giorno

Sassari-Olbia, c’è la proroga: sarà ultimata nel 2025

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative