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Il voto

Sassari, dopo la sconfitta alle Comunali Gavino Mariotti lascia la politica: «Ho già ripreso a fare il rettore»

di Roberto Sanna
Sassari, dopo la sconfitta alle Comunali Gavino Mariotti lascia la politica: «Ho già ripreso a fare il rettore»

Alla guida del centrodestra

12 giugno 2024
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i Roberto Sanna

Sassari La parentesi politica di Gavino Mariotti, il rettore dell’Università di Sassari che si era presentato alle elezioni amministrative alla guida di una coalizione che comprendeva i partiti del centrodestra, i sardisti e due liste civiche, si è già conclusa: «Non sono un politico e sono già tornato a fare il rettore dell’Università di Sassari» è lo stringato messaggio scritto col quale Mariotti ha comunicato il suo ritorno a tempo pieno nel suo ufficio dell’Ateneo centrale, in piazza Università. Questo significa anche che, a meno di ripensamenti o altre comunicazioni ufficiali, non siederà nemmeno sui banchi del consiglio comunale a Palazzo Ducale e lascerà il suo posto a un altro candidato del centrodestra.

Una decisione che era nell’aria, dopo la grande delusione manifestata lunedì sera al termine dello spoglio elettorale che ha visto il trionfo del candidato del Campo largo Giuseppe Mascia già al primo turno sovvertendo la maggior parte dei pronostici che vedevano la carica di sindaco assegnata solo al termine di un ballottaggio. I candidati forti, in realtà, erano tre: oltre a Mascia e Mariotti, anche Nicola Lucchi, espressione del gruppo dei Civici che aveva governato per cinque anni con Nanni Campus alla guida, puntava a giocarsi tutto in un testa a testa. E a dire il vero il duello pronosticato era quello tra Giuseppe Mascia e uno tra Lucchi e Mariotti.

Il banco invece è saltato quasi subito e il centrodestra ha chiuso al terzo posto col 16 per cento, staccato di 35 punti dal vincitore. Il rettore, nell’immediato, aveva rilasciato solo una dichiarazione scritta dalla quale si intuiva sia la delusione sia un probabile addio alla politica: «Prendo atto dei risultati che testimoniano un dato di fatto: la coalizione di centro destra, sardista, civica e autonomista, che ho avuto l'onore di guidare, non ha incontrato il favore degli elettori. Ringrazio sentitamente tutti i candidati delle liste che mi hanno sostenuto, e manifesto il mio più profondo rispetto nei confronti di tutti i cittadini Sassaresi e della loro espressione di voto. Formulo i miei migliori auguri a chi sarà chiamato ad amministrare la nostra Sassari che continuerò a servire con dedizione ed amore». Lo farà, appunto, dal suo ufficio di rettore, dove resterà in carica fino alla fine del 2026. Mariotti era stato eletto nel dicembre del 2020, in piena pandemia, col voto telematico al termine di una consultazione caratterizzata da vivaci polemiche per via dei numerosi rinvii sulla data.

Nelle intenzioni della coalizione il suo doveva essere un nome importante capace di dare la spinta decisiva al centrodestra, che nel 2019 aveva chiuso il primo turno elettorale egualmente al terzo posto col 16 per cento. Invece il trend non è cambiato, dato che ha evidenziato così una situazione di stallo a livello locale dei partiti che invece dominano a livello nazionale. Il tutto in una tornata elettorale nella quale va sottolineato che nessuno dei tre candidati forti è riuscito a fare la differenza e trascinare le liste, come risulta dal numero delle preferenze personali confrontate con quelle delle liste.



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