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Artem Uss, arrestato il russo “organizzatore” della fuga


	Artem Uss
Artem Uss

Si tratta di Dmitriy Chirakadze, 54 anni, residente in Svizzera, fondatore del gruppo Pravo.ru. È stato arrestato a Fiumicino dopo essere sbarcato da un volo proveniente da Olbia

14 giugno 2024
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Milano Dimitry Chirakadze, l’imprenditore russo residente in Svizzera accusato di aver pianificato la fuga di Artem Uss, figlio dell’oligarca Alexander, è stato arrestato dai

carabinieri all’aeroporto romano di Fiumicino, proveniente da Olbia.

Chirakadze, 54 anni, appartenente all’aristocrazia russa in quanto discendente di un Granduca della Georgia e cofondatore del gruppo Pravo.ru, è stato arrestato dalla procura di Milano nell’inchiesta - coordinata dal pm Giovanni Tarzia - sulla fuga di Artem Uss, imprenditore e figlio dell’oligarca Alexander, fuggito da Basiglio - dove era ai domiciliari con braccialetto elettronico - il 22 marzo del 2023. Una fuga a cui materialmente e fisicamente hanno partecipato cinque persone e in cui l’uomo è ritenuto «uno dei promotori ed organizzatori». Secondo gli inquirenti, Chirakadze avrebbe contattato preliminarmente i componenti della banda e presenziato agli incontri, mantenuto «costanti contatti» con i familiari di Artem Uss e incontrato all’estero, in più circostanze, gli uomini della fuga, tre già arrestati e detenuti in Italia.

Nei confronti del 54enne sussistono «gravi indizi di colpevolezza», secondo la procura, in particolare l’approfondita analisi del traffico telefonico avrebbe consentito di tracciare le sue posizioni «perfettamente compatibili con i luoghi di interesse già individuati dagli investigatori, in particolare quelli dove sono avvenuti incontri e riunioni propedeutiche alle fasi organizzative (alberghi e ristoranti di lusso in provincia di Milano)». Lo studio delle numerose liste di imbarco di voli «hanno permesso di riscontrare la sua presenza nelle diverse città, italiane ed estere, dove sono avvenuti gli incontri preparatori alla fuga», di documentare i contatti «con l’entourage ed i familiari di Artem Uss» e altri presunti componenti della banda. Il 54enne risulta «compartecipe in numerose aziende russe unitamente a esponenti della famiglia Uss, anche con incarichi dirigenziali di vertice» tra cui nel capitale di una società mineraria russa di cui Artem è socio. Infine, dalle attività di indagine sarebbe emerso il diretto coinvolgimento della moglie del 54enne nella titolarità di quote della società che gestisce la struttura turistica di lusso, in Sardegna, riconducibile alla famiglia Uss e di un’imponente tenuta di caccia a Krasnojarsk, in Siberia, luogo di vacanza preferito di importanti funzionari russi, tra cui il governatore Alexander Uss.

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