Bolotana paese della longevità: è festa per la nona centenaria
Bachisangela Meloni, classe 1924, ha spento le 100 candeline. Il centro del Marghine toglie a Perdasdefogu il primato regionale
Bolotana Bachisangela Meloni, thia Bachisanzela Melone, classe 1924. È lei l’ultima iscritta al club dei centenari di Bolotana, che tra residenti nel paese e residenti altrove conta nove persone, sette donne e due maschi. Ma sarebbero state dieci se, il 7 giugno scorso, a pochi giorni dal compimento dei 102 anni, non si fosse spenta thia Peppina Longu, nata il 27 giugno del 1922. Tra due mesi, invece, potranno essere dieci perché il 10 ottobre raggiungerà il secolo di vita Giovanni Madau.
Thia Bachisanzela, la più piccola dei centenari, è nata a Bolotana, dove vive con la figlia Maria Luisa Pisanu e il genero Peppino Cogoni, il 10 agosto 1924. Ieri ha dunque compiuto cento anni. Fino a qualche mese fa la si poteva incontrare nella centrale via Mazzini, mentre spazzava la strada vicino all’uscio di casa sua. Caparbia e volitiva, decisa e autoritaria, la nuova centenaria ha conosciuto nella sua lunga vita anche momenti di grande dolore.
Nel 1958 del secolo scorso perse il marito Antioco Pisanu in un incidente stradale. Nei primi anni Settanta, invece, morì il fratello Raffaele mentre, nella fabbrica della Metallurgica del Tirso, nell’area industriale di Bolotana, cercava di aiutare due compagni di lavoro in difficoltà. Morirono in tre.
Qualche anno prima, un altro fratello, Salvatore, pastore, venne ucciso nelle campagne di Roma. Il dolore più grande, thia Bachisanzela, l’ha avuto, però, qualche anno fa, quando, improvvisamente, morì Giovanna, la seconda delle sue due figlie, medico, a lungo primaria del reparto di psichiatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Un dolore atroce, mai superato, forse solo attenuato dalla sua grande forza di volontà.
«Non è giusto – dice thia Bachisangela con un filo di voce –. Mia figlia doveva morire dopo di me. Ma non comandiamo noi», sottolinea con saggezza. Ora thia Bachisanzela Melone aggiunge il suo nome al lungo elenco dei centenari e ultracentenari nati all’ombra del monte Palai, la cima più alta della catena del Marghine, ricca di acqua fresca e aria salubre, da queste parti l’elisir di lunga vita.
Il più anziano è Giuseppe Maria Cosseddu, nato a Bolotana il 10 giugno del 1918. L’ultracentenario, che vive a Portoscuso, ha, dunque, 106 anni. Fuori da Bolotana vivono anche Maddalena Falchi, nata il 19 aprile 1924 e residente a Macomer; Suor Emilia, al secolo Raffaela Pireddu, nata il 25 giugno 1924, domiciliata a Cagliari nella casa provinciale “Mater Nostra” e, infine, Antonia Giglio, nata il 6 aprile 1924, residente a Macomer.
Sono, invece, nati e residenti a Bolotana, oltre a Bachisangela Meloni, Giuseppe Raimondo Matta, nato il 28 gennaio 1924; Giovanna Piras, nata il 15 giugno 1924; Angelina Saba, nata il 3 giugno 1924 e Filomena Are, nata il 19 novembre 1923, che di anni ne ha quasi 101.
Davvero un record di centenari, a Bolotana, nel 2024. Un record che supera quello di Perdasdefogu dove i centenari sono attualmente otto. L’indice, tuttavia, nel paese ogliastrino (1721 abitanti) è di 5 centenari ogni cento abitanti, mentre a Bolotana (2.320 abitanti) è di 4 centenari ogni cento abitanti. Nel 2000 i centenari bolotanesi erano sei. Nei primi 24 anni di questo secolo sono stati complessivamente 31.
«Un patrimonio straordinario – dice il sindaco, Francesco Manconi – che vogliamo valorizzare. Tant’è che la prossima sagra della seada, che si terrà l’8 settembre 2024, si intitolerà Bolotana terra di centenari». Tutto merito dell’aria buona che tira da monte Palai, “Su babbu de su entu e de su nie”, come scrisse il poeta Costantino Longu.