Sanità, scossa al vertice: via Paolo Tecleme, Cinzia Pilo in pole
Il capo di gabinetto lascia, al suo posto potrebbe arrivare l’esponente del M5s. Bartolazzi: «È in corso una rimodulazione dell’organizzazione». E ribadisce la fiducia all'uscente: «Spero di continuare a collaborare con lui»
Cagliari Agosto bollente per la sanità sarda che ancora non ha trovato la quadra sulle cose da fare, su come farle e, in qualche caso è chiaro, con chi farle. A pochi giorni da ferragosto c’è in ballo un cambio al vertice dell’amministrazione sanitaria, con l’attuale capo di gabinetto che viene giubilato e proposto per un incarico di consulenza, al suo posto una persona scelta dalla presidente Alessandra Todde. Si fa con insistenza il nome di Cinzia Pilo, una ex top manager bancaria sassarese con esperienze di lavoro all’estero, che è stata candidata alle scorse elezioni europee e, pur non essendo stata eletta, ha ottenuto un buon risultato personale. Pilo risulterebbe in quota 5Stelle e, oltre essere stata una professionista brillante, si trova in perfetta sintonia con la presidente, come gli elettori e le elettrici cagliaritane ebbero modo di constatare in campagna elettorale durante una delle presentazioni della candidata Alessandra Todde nel capoluogo: l’endorsement di Cinzia Pilo fu particolarmente convincente. Impossibile rintracciare la probabile prossima capo di gabinetto dell’assessorato alla Sanità, ecco però che arriva la conferma dei sommovimenti in corso.
Così l’assessore Armando Bartolazzi a proposito della notizia di Paolo Tecleme «congedato» circolata nella mattinata di ieri: «Alla luce di alcuni articoli dove sono presenti affermazioni prive di fondamento nonché offensive verso le persone citate, è necessario precisare che l’assessorato, in accordo con la presidenza, ha in mente di effettuare, per esigenze di natura meramente politica, una rimodulazione dell’organizzazione interna del gabinetto. Nessuno ha messo in discussione il valore tecnico né l’operato dell’attuale Capo di Gabinetto (figura tecnica) che ha agito in piena sintonia umana e professionale con l’assessore, che auspica inoltre la continuazione in altre forme della fattiva collaborazione in corso. A “rimodulazione” conclusa seguirà una comunicazione ufficiale». Anche Paolo Tecleme rilascia una dichiarazione: «Condivido pienamente le dichiarazioni dell’assessore e sono dispiaciuto per la superficialità di chi ascolta sussurri malevoli e non le fonti primarie».
Non si stupisce Francesco Agus capogruppo dei Progressisti in consiglio regionale: «Il vertice di maggioranza sulla sanità che si è tenuto la settimana scorsa ha segnato un cambiamento di rotta. Noi l’abbiamo accolto con favore. A questo punto ci auguriamo che si affronti una serie di urgenze in tempi più che rapidi. Una per tutti la gravissima situazione in cui versano i pronto soccorso di tutta l’isola. Ieri l’attesa nei pronto soccorso cagliaritani superava le 10 ore. È inaccettabile e ancora non si vede un cambio di passo».
Fausto Piga vice capogruppo FdI in consiglio regionale: «Questo campo largo sta diventando un campo minato. Bene se questo cambiamento farà sì che la finiscano di bisticciare e si dedichino ai problemi della sanità sarda realizzando anche solo un cinque per cento di tutte le promesse che hanno fatto in campagna elettorale».
Il vertice di maggioranza sulla sanità che si è tenuto la settimana scorsa non risulta sia stato un incontro discorsivo ma un vero punto e a capo nella gestione della sanità nell’isola. Il problema portato nel vertice non riguardava solo i tempi nell’affrontare i guai del sistema ma proprio il tipo di scelte che dovranno essere fatte. La presidente Alessandra Todde è intervenuta con tutta la sua autorità portando la proposta di commissariare le aziende sanitarie, di limitare nel frattempo la loro attività alla gestione ordinaria, mentre si procede con la messa a punto di un nuovo sistema di governo della salute dei sardi. Tutto questo è stato affermato mentre sullo stesso tavolo c’era un altro progetto, portato dall’assessore, per unificare il Brotzu con l’azienda ospedaliero universitaria. Quest’ultimo progetto al momento resta nel cassetto, si vedrà se finirà nel cestino.