Nomadi digitali, l’esperienza dei sardi a Senderiz
Viaggio nel paesino spagnolo: da 20 abitanti a centro del mondo
Sassari In un’epoca in cui lo spopolamento minaccia sempre più i piccoli centri, un gruppo di ragazzi e ragazze sardi tornano dalla Galizia con una valigia piena di idee innovative per rivitalizzare le aree rurali dell’isola.
Dal 2 al 8 luglio, hanno partecipato a un workshop internazionale insieme a giovani dalla Serbia e dalla Spagna, a Senderiz, un piccolo villaggio spagnolo diventato modello di rinascita rurale grazie al coliving. Il progetto, denominato Growth, cofinanziato dall’Unione europea, fa parte del programma Erasmus+ e vede la partecipazione dell’associazione stintinese “Absentia - Exploring the Absence”, insieme al partner spagnolo Sende e serbo “Centar za kulturu i obrazovanje Sonta”. L’obiettivo? Trasformare spazi abbandonati e rurali in spazi creativi e di coliving, attirando professionisti e remote workers da tutto il mondo nei paesi a rischio spopolamento.
«È stata un’esperienza illuminante – racconta Giada Moschella, 23 anni di Stintino –. Abbiamo visto con i nostri occhi come un paese di soli 20 abitanti sia rinato grazie al coliving. Ora sogno di replicare questo modello nel mio paese». Durante il workshop, i partecipanti hanno imparato a progettare spazi di coliving, gestire comunità, e promuovere questi progetti a livello internazionale.
Giacomo Cossu, 29 anni di Aggius, racconta: «Ciò che mi ha colpito di più è stato vedere come questi spazi possano diventare veri e propri catalizzatori di cambiamento. Non si tratta solo di offrire un letto e una scrivania, ma di creare ecosistemi che favoriscono l’innovazione e l’imprenditorialità». «Immaginiamo Stintino, Baradili o la frazione di San Lorenzo, trasformati in hub creativi internazionali, senza perdere la loro identità», suggerisce Fabrizio Contini, presidente di Absentia. Nei prossimi mesi questi ragazzi lavoreranno per avviare progetti pilota in diverse aree della Sardegna.
«Vogliamo dimostrare che è possibile creare opportunità di lavoro e di vita sostenibili anche nei nostri piccoli paesi», aggiunge Contini. L’iniziativa arriva in un momento cruciale per la Sardegna. Secondo i dati Istat e i demografi la situazione dell’isola in tema di spospolamento è disperata. Progetti simili a Sende e altri coliving rurali potrebbero quindi offrire una soluzione innovativa, combinando tradizione e modernità. Il coling è però soltanto uno degli strumenti a disposizione, quello che serve attorno alle comunità a rischio estinzioni sono piani straordinari, come i piani di sviluppo locale.
Il progetto Growth continuerà fino a novembre 2024, con la pubblicazione di una guida pratica open source sulla creazione dei coliving rurali e ulteriori attività di formazione. In un’isola dove la tradizione incontra l’innovazione, il coliving rurale potrebbe essere la chiave per scrivere un nuovo capitolo nella storia delle comunità più remote. E questi giovani sono pronti a essere i protagonisti di questa rivoluzione.