La Nuova Sardegna

Lavoro

Desirè Manca: «Assunzioni a tempo nelle Asl di infermieri e Oss: nessuno sarà penalizzato»

di Giuseppe Centore

	Desirè Manca, assessora regionale al Lavoro
Desirè Manca, assessora regionale al Lavoro

L’assessora regionale spiega a chi è rivolto il progetto sperimentale, modalità e vantaggi: «Invito i detrattori a leggere la delibera prima di costruire falsità»

4 MINUTI DI LETTURA





Cagliari «Le critiche? Non mi hanno mai spaventata. Se i detrattori di questa giunta regionale non hanno di meglio da fare che riportare elementi non veri, li invito a leggere e capire le delibere e gli atti. È tutto scritto. Se poi vogliono fare opposizione su falsità costruite ad arte, facciano, ma leggere dichiarazioni di certi personaggi che negli ultimi cinque anni si sono distinti per il nulla, fa sorridere».

L’assessora regionale al Lavoro Desirè Manca liquida con una battuta le polemiche sul provvedimento dell’esecutivo al centro in queste ore di forti polemiche tra gli schieramenti. Si tratta della delibera che permette in via sperimentale l’assunzione per i prossimi tre anni di infermieri e Oss senza lavoro nella Asl a fronte di progetti speciali. È una iniziativa che attinge a fondi europei dedicati a senza lavoro e che non ha precedenti a livello nazionale.

Nei giorni scorsi il percorso amministrativo di questo provvedimento è terminato: dopo una prima delibera e il voto del consiglio che ha previsto i fondi, è arrivata la delibera esecutiva che traccia linee-guida, divide i fondi a disposizione e detta le regole. In questa intervista l’assessore Manca spiega le scelte della giunta.

La critica più ricorrente è che Infermieri e Oss che faranno domanda ed entreranno a far parte di questi progetti, perderanno il loro posto in graduatoria per le assunzioni a tempo indeterminato nelle Asl. Come replica?

«Questa non è una critica, legittima e doverosa per chi è all’opposizione, ma una bugia. Falsa come una moneta da tre euro. Basta leggere la prima riga di pagina 4 della delibera approvata lo scorso 2 ottobre. “Si precisa che l'inserimento nei cantieri sanitari lascia impregiudicato per gli idonei il diritto, nonché la posizione nelle graduatorie del concorso di cui sopra, in caso di eventuale scorrimento delle stesse, per l'assunzione a tempo indeterminato”.Questa frase è nella delibera attuativa e finale. Ripeto, basta leggere e capire la lingua italiana. Chi entrerà in questi progetti conserverà l’esatta posizione che aveva nelle graduatorie».

Adesso cosa succede?

«I direttori generali delle Asl, che tre giorni fa ho incontrato in assessorato solo su questo punto, hanno 15 giorni per presentare i loro progetti. Assessorato e Aspal li verificheranno e poi si potrà fare domanda per questi progetti che consentiranno una occupazione di otto mesi non rinnovabile. Nel frattempo l’assessorato alla Sanità aumenterà e modificherà la capacità assunzionale delle Asl, e così potrà capitare che si passerà dal lavorare a tempo determinato per un progetto a entrare a tempo indeterminato da vincitori di concorso nelle Asl. Le due misure viaggeranno in parallelo».

Perché fondi europei per i disoccupati saranno destinati al personale sanitario?

«Perché è la più grave delle emergenze. Naturalmente i fondi sono vincolati dall’Unione. I lavoratori che vi accederanno devono essere disoccupati e avere un Isee corrispondente. Questa è una tradizionale misura di politica attiva del lavoro, applicata a un ambito sino a ieri escluso».

Che vantaggi ci sono a fare questa domanda?

«Il maggior vantaggio, esattamente il contrario di quanto hanno detto i detrattori del provvedimento, è per coloro che fanno parte della graduatoria a tempo indeterminato per infermieri e Oss della Asl e sono disoccupati. Potranno nel frattempo scegliere di entrare nel cantiere, 8 mesi non rinnovabili, per un minimo di 32 ore settimanali. Questo valore è stato scelto perché così, nel caso rimanessero fuori dalle assunzioni, potranno comunque accedere alla Naspi. Il 60 per cento dei posti messi a bandi riguarda gli idonei alle graduatorie Ares per Oss. L’ultimo vincolo che abbiamo inserito riguarda la comprovata e formazione ed esperienza in ambito sanitario, ma mi sembra il minimo. Altre caratteristiche riguardano le tipologie di intervento. Il 25% del finanziamento sarà per i progetti di integrazione socio-sanitaria presso le Asl, il 75% per i progetti di supporto ai servizi di assistenza e cura all'interno degli ospedali. I partecipanti possono scegliere la Asl per cui fare domanda».

Estenderete questo progetto anche ad altri ambiti sanitari?

«Calma. Questo è un progetto sperimentale, unico nel nostro paese. Va monitorato con attenzione. Tra 15 giorni rivedrò i direttori generali delle Asl, che hanno i fondi e riceverò i progetti. Sanno come scriverli, conoscono i parametri adottati. Devono solo farlo. Poi monitoreremo ogni settimana. Ai primi di novembre si potranno fare le domande».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La tragedia

Tempio, in migliaia per l’ultimo saluto a Gaia Costa: «Morte prematura e ingiusta»

Le nostre iniziative