Fondi Pnrr, il Codacons segnala Olbia e Oristano alla Corte dei Conti
Il Comune gallurese non avrebbe risposto all’istanza di accesso dell’associazione dei consumatori sulle procedure di affidamento, mentre quello di Oristano avrebbe fornito documenti incompleti
Sassari Il Codacons ha inviato una segnalazione alla Corte dei Conti e all’Autorità Anticorruzione chiedendo di aprire una indagine sull’utilizzo dei fondi legati al Pnrr da parte di alcuni Comuni italiani, tra cui Olbia e Oristano.
Nei mesi scorsi l’associazione aveva inviato a 40 Comuni italiani una istanza di accesso volta ed estrarre copia di tutti gli atti e/o documenti relativi alle procedure di affidamento e attuazione dei progetti finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dai documenti ricevuti da alcune amministrazioni comunali, tuttavia, sembrerebbe esservi un’erronea gestione di tali fondi, ritardi nell’attuazione dei progetti e poca trasparenza sull’utilizzo delle risorse.
In particolare, Olbia non avrebbe fornito la documentazione richiesta. Mentre per Oristano, l’associazione spiega che «riguardo ad alcuni investimenti non si evince dai documenti acquisiti alcuna determinazione in merito all’approvazione e/o attuazione dei progetti. Ci sono solo dei verbali denominati “Verbale dell’equipe multidisciplinare PNRR”, per i quali non è chiaro a quale sottocategoria di investimento facciano riferimento. Riguardo ad altri investimenti è recuperabile solo la descrizione del progetto ma non il dettaglio finanziario, manca l’indicazione ulteriore in merito alla procedura di affidamento ed esecuzione del servizio stesso, o il documento inviato dalla amministrazione comunale descrive solo il progetto senza ulteriori indicazioni in merito all’affidamento dei servizi».
Il Codacons ha dunque chiesto alla Corte dei Conti, all’Anac e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di predisporre tutti i controlli necessari per accertare eventuali irregolarità nell’uso dei fondi pubblici legati al Pnrr da parte delle amministrazioni locali, e sanzionare qualsiasi illecito a danno della collettività.