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Sardegna-Piemonte sempre più vicini, ma serve la continuità territoriale aerea

Sardegna-Piemonte sempre più vicini, ma serve la continuità territoriale aerea

Mobilità, lavoro, salute, cultura e turismo al centro di un dibattito organizzato a Torino dalla Federazione delle associazioni sarde in Italia

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Torino «La Continuità territoriale aerea Piemonte-Sardegna, oltre che una necessità pratica per la numerosa comunità di origine sarda residente a Torino e in Piemonte, rappresenta un ponte di diritti costituzionali e opportunità per lo sviluppo economico, culturale e sociale di due regioni dal passato, presente e – auspicabilmente – futuro in comune». Bastianino Mossa, presidente della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, parla di una delle comunità «più numerose della diaspora sarda nel mondo, i nati in Sardegna residenti nella sola città di Torino sono oltre 12.000 secondo di dati più recenti, a cui si uniscono figli e nipoti dell’emigrazione novecentesca giunti alla quarta generazione, studenti e lavoratori fuori sede, per una stima che conta circa 70.000 persone – sottolinea –. Se allarghiamo lo sguardo alla cintura di Torino e agli altri centri del Piemonte, i numeri salgono fino a raggiungere quelli di una grande città della Sardegna».

Mossa parte da queste premesse per presentare il convegno “Sviluppare l’asse Piemonte-Sardegna. Mobilità, lavoro, salute, cultura e turismo” in programma domani, sabato 23 novembre 2024, a Torino. L’appuntamento apre i battenti alle 9,30 e andrà avanti fino alle 12,30, nei locali comunali dell’Urban Lab di piazza Palazzo di Città.

L’evento è organizzato dalla Fasi con il contributo del Circolo dei sardi “Quattro mori” di Rivoli e dell’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, con il patrocinio dalla Città Metropolitana di Torino, dall’assessorato al Lavoro della Regione Sardegna e dalla Città di Cagliari.

L’obiettivo del convegno dibattere e approfondire la necessità di sviluppare e implementare i rapporti economici, culturali, scientifici e sociali che legano queste due regioni. Un momento a quale parteciperanno amministratori sardi e piemontesi, rappresentanze di imprese del turismo e del lavoro, mondo dell’Università, Terzo settore, Tour operator, esercenti ed esponenti dell’emigrazione organizzata.

«I sardi e le sarde del Piemonte rappresentano un esempio virtuoso di integrazione nel tessuto sociale locale, ne sono testimonianza il loro inserimento nell’economia e nelle e istituzioni piemontesi – spiega ancora il presidente degli emigrati sardi –. Occorre tener conto comunque che da sessant’anni a questa parte, il fenomeno dell’emigrazione dalla Sardegna verso Torino non si è mai arrestato. Pur non assumendo la connotazione del fenomeno di massa tipico del secondo dopoguerra, oggi il flusso migratorio ha solo cambiato modalità di spostamento e di ricerca delle diverse opportunità di lavoro, di sviluppo e di studio alimentando continuamente la notevole presenza della comunità sarda in Piemonte».

Sarà proprio Bastianino Mossa ad aprire il lavori di domani, alla presenza di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e di Barbara Manca, assessora ai Trasporti della Regione autonoma della Sardegna. Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco della Città Metropolitana di Torino Jacopo Sullo e della vicesindaca di Torino Michela Favaro, il convegno proseguirà con una tavola rotonda moderata da Matteo Mereu e Giovanni Marche, esponenti locali dell’emigrazione organizzata, alla presenza di Salvatore Deidda, presidente Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, Carlo Serra, assessore allo Sviluppo economico della Città di Cagliari, Enrico Bachisio Daga, assessore alla Programmazione strategica di Alghero. Presenti anche l’ex sindaco di Alghero Mario Bruno e Antonio Moro, assessore ai Trasporti durante la scorsa giunta regionale sarda.

«Senza la garanzia di un collegamento continuativo tra gli scali sardi e il capoluogo piemontese – sostengono Mereu e Marche in rappresentanza della comunità sarda di Torino e cintura –, al momento è impossibile pianificare una visita presso i propri cari o verso le proprie abitazioni nell’isola o in Piemonte senza perdere una giornata intera tra scali a Roma o viaggi verso Milano, con costi spesso insostenibili e disponibilità limitate, figuriamoci ipotizzare una qualsiasi attività imprenditoriale, lavorativa o di turismo fuori stagione».

Ripartire quindi dalla centralità del trasporto aereo è l’obiettivo della giornata organizzata a Torino alla quale parteciperanno Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, Tonino Mulas, amministratore delegato di Eurotarget Servizi, l’agenzia al servizio dei soci dei circoli Fasi che rappresenta un esempio virtuoso di economia al servizio del sociale e Carlo Chiama, direttore provinciale Confesercenti Torino.

«Tanto la Sardegna, quanto il Piemonte – sostiene il cagliaritano Francesco Pongiluppi, docente all’Università di Torino – necessitano di un collegamento continuo per rispondere ai bisogni di chi per motivi di salute, lavoro, famiglia e studio viaggia oggi tra mille difficoltà in un senso o verso l’altro. Sviluppare un turismo bidirezionale e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale di queste due regioni è una necessità che non può essere più procrastinata, visti i numeri e il potenziale inespresso, a causa di un isolamento miope e anacronistico». Pongiluppi è il promotore di un documento approvato in consiglio comunale di Torino e di una petizione sul tema dello sviluppo della continuità territoriale.

La mattinata si concluderà con una degustazione di prodotti sardi offerta dall’azienda SardaTellus, la piattaforma di e-commerce di proprietà della rete dei Circoli sardi in Italia. Questo convegno che la Fasi organizza con il contributo dei circoli del Nord-Ovest coordinati da Sebastiano Tettei e in particolare dei circoli della Città metropolitana di Torino, rappresenta il primo di un ciclo di incontri.

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