La Nuova Sardegna

Il caso

La deputata Francesca Ghirra: «Il seminario Queer? partecipato e utile: alla Lega piacerebbe»

di Luigi Soriga
La deputata Francesca Ghirra: «Il seminario Queer? partecipato e utile: alla Lega piacerebbe»

Sassari, la parlamentare alle lezioni gender

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Sassari Sarà l’argomento sicuramente atipico per un Ateneo. Sarà che poche volte un corso universitario ha avuto una tale risonanza politica e mediatica, fino a diventare un vero e proprio caso. Sarà che probabilmente le lezioni sono davvero interessanti. Fatto sta che il ciclo conclusivo dei seminari di Teorie di genere e queer è molto partecipato. Ieri, ad assistere alla lezione del professor Federico Zappino almeno un’ottantina di studenti e non solo. Tra loro anche l’onorevole Francesca Ghirra (Alleanza Verdi e Sinistra): «Due ore di enorme valore – dice – si imparano tante cose, e soprattutto ad avere una chiave di lettura più critica rispetto ai fatti di attualità. Un corso come questo sarebbe piaciuto molto anche al collega della Lega Rossano Sasso: gli consiglio di partecipare a qualche seminario, e sono sicura che dopo cambierebbe idea sul pluralismo dell’insegnamento». Proprio su questo concetto, due giorni fa, si era soffermata la ministra dell’Università e della Ricerca durante il question time alla Camera. Anna Maria Bernini aveva dovuto rispondere all’interrogazione della Lega, circa l’opportunità di tenere un corso sulle “teorie gender” in un ateneo, e sui rischi di ideologizzare una tematica così delicata. «Ho trovato l’intervento della ministra estremamente garantista – spiega Francesca Ghirra – e ho apprezzato il suo soffermarsi più volte sull’articolo 33 della Costituzione che sancisce il diritto al libero insegnamento, e il ribadire a più riprese l’autonomia delle Università nel scegliere le materie dei corsi di studi». La ministra Bernini ha ribadito in aula l’intenzione di fare chiarezza: «Il Ministero dell'Università e della ricerca ha avviato le istruttorie del caso e sta monitorando insieme ai rettori - si tratta di autonomia universitaria - le situazioni segnalate per valutare eventuali ulteriori interventi in proposito che il singolo ateneo vorrà porre in essere. È evidente che, qualora dall'istruttoria emergessero profili di reato, sarà nostro dovere interessare l'autorità giudiziaria».

Secondo Francesca Ghirra, questa istruttoria, che lei avrebbe meglio definito “verifica”, «si concluderà con un nulla di fatto, perché nelle lezioni del professor Zappino c’è tutto, tranne che contenuti che possano configurare qualsivoglia forma di reato. È solo una lettura intelligente e approfondita della storia gender, un modo per aprire ancora di più la mente su argomenti estremamente attuali e sensibili. Il deputato Rossano Sasso può stare tranquillo, e se partecipasse al seminario toccherebbe tutto con mano: il professo Zappino è molto stimato e benvoluto non solo dai propri studenti, ma anche da tutto l’ambiente universitario. Gli attestati di solidarietà che ha ricevuto in questi mesi ne sono una prova. E il suo corso è solo un prezioso arricchimento per l’ateneo sassarese».

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