L’avventura di don Giuseppe Spiga: un vescovo sardo in Brasile
Originario di Serramanna, è stato nominato dal Papa responsabile della diocesi oltre l’Atlantico
Sassari Anche la Sardegna ha un vescovo missionario impegnato ai confini della Chiesa universale. Si chiama Giuseppe Luigi Spiga (52 anni), nominato dal Papa nuovo responsabile della diocesi di Grajaú, nello Stato brasiliano del Maranhão.
Da Serramanna, dove è nato e battezzato, nella parrocchia di Sant’Ignazio da Laconi, al nord est del Brasile, nel 2009 diventato campo privilegiato del servizio sacerdotale di don Giuseppe iniziato nel 1998 nel suo paese natale, quando è stato ordinato prete dall’arcivescovo Pietro Ottorino Alberti. Dopo dieci anni di trafila diocesana, con incarichi nelle parrocchie, l’ultima quella di Donori, e la speciale delega di responsabile della pastorale sociale e del lavoro, al posto di don Vasco Paradisi, don Giuseppe parte, missionario “fidei donum” - sacerdoti “prestati” alle diocesi carenti di clero - per il Brasile.
La diocesi di Cagliari, dai primi anni Sessanta del secolo scorso, segue due parrocchie gemellate: Bacurì e Viana. In questa seconda chiesa si radica l’ esperienza di don Giuseppe, chiamato a ricoprire ruoli pastorali e amministrativi di rilievo, tra cui quello di vicario generale e rettore del Seminario Vescovile. Dal 2024, direttore amministrativo presso la Facoltà cattolica del Maranhão e dal 2023 giudice presso il Tribunale ecclesiastico regionale del Maranhão. Coordinatore dei missionari fidei donum italiani in Brasile.
Nel suo percorso brasiliano, Spiga ha sempre lavorato a stretto contatto con le popolazioni locali, affrontando le sfide sociali e pastorali di una Chiesa che vive tra immense distanze e comunità spesso isolate. La Diocesi di Grajaú (337 mila battezzati su 479 mila abitanti) si estende per circa 40.000 chilometri quadrati, quasi il doppio della Sardegna, e comprende numerose realtà rurali che necessitano di accompagnamento spirituale e sostegno pastorale. Eretta nel 1992 in prelatura territoriale di Sao Josè di Grajau, è stata guidata per oltre trent’anni dai frati cappuccini, di cui sei italiani. Monsignor Spiga ha accolto la nomina con timore e, allo stesso tempo, con entusiasmo, confidando nelle parole della Scrittura: “Non temere, io sarò con te”.
Egli affida il suo nuovo cammino a Nostra Signora di Bonaria, certa guida nel suo ministero, e trae ispirazione dalla santità semplice del suo patrono, Sant’Ignazio da Laconi. È certo che, come in passato, potrà contare sulle preghiere e sul sostegno della Chiesa di Cagliari, del Centro missionario e dell’associazione “Linda Spiga Odv”, che tanto hanno contribuito alla sua opera missionaria.
«Esprimiamo profonda gratitudine al Santo Padre – ha detto l’arcivescovo Giuseppe Baturi – per l’attenzione riservata a monsignor Giuseppe Spiga, sacerdote fidei donum della diocesi di Cagliari, impegnato da anni nella missione pastorale presso la Diocesi di Viana. Questa nomina rappresenta un invito a sostenere don Giuseppe con la preghiera, l’amicizia e il concreto aiuto che definiremo insieme. Allo stesso tempo, richiama la Chiesa di Cagliari alla sua naturale vocazione missionaria, esortandola ad ampliare con decisione il proprio orizzonte, in continuità con l’impegno già portato avanti da anni, segno vivo della sua missione universale. Un ringraziamento particolare va ai sacerdoti che, attraverso il programma di collaborazione missionaria, hanno condiviso il servizio e la fraternità con la Chiesa di Cagliari».