La Nuova Sardegna

Tema sociale

Emergenza abitativa, Legacoop: «Edilizia cooperativa per salvarci»

di Alessandro Mele

	Emergenza abitativa, un hotel occupato da un gruppo di cittadini in difficoltà
Emergenza abitativa, un hotel occupato da un gruppo di cittadini in difficoltà

Università: Nuoro e Oristano senza casa dello studente, a Cagliari posti contati

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Oristano Il tema dell’emergenza abitativa, al centro dell’incontro promosso da Legacoop nella sede universitaria del Consorzio Uno, ha costituito l’occasione giusta per fare il punto su cosa i capoluoghi di provincia sardi stiano studiando per venire incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà, soprattutto i giovani, in tema di alloggi e lavoro.

Il progetto Legacoop, su questo tema, ha riunito a Oristano le istituzioni a tutti i livelli per presentare il suo progetto di realizzazione di 15mila alloggi cooperativi sul territorio nazionale. Ma cosa sono gli alloggi cooperativi? «La cooperativa di abitazione è una società formata da persone che si ritrovano per rispondere a un bisogno comune, quello di garantirsi delle abitazioni finanziate e costruite insieme e beneficiarne, in proprietà o in uso, a condizioni agevolate. Uno strumento – spiegano da Legacoop – utile ad agevolare cittadini di tutte le età e gli studenti ad emanciparsi sul tema casa. Un progetto che, nel campo dell’istruzione, può passare anche attraverso il cosiddetto “housing sociale” finalizzato all’alloggio universitario». Così il presidente della commissione regionale Bilancio, Alessandro Solinas: «Giovani, casa e lavoro sono tematiche legate in maniera diretta al tema dello spopolamento, una piaga da combattere con ogni mezzo, soprattutto quello della programmazione».

Le città sarde E proprio su questo tema che sono intervenuti, presentando le loro iniziative in campo, i Comuni capoluogo, anche se, in tema di emergenza abitativa i numeri sono ancora in fase di studio considerato che le amministrazioni civiche di Sassari e Cagliari sono al governo da neanche un anno e che Nuoro attraversa una stagione commissariale. «In città – spiega il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia – stiamo censendo le aree adatte ad essere dedicate a un progetto di edilizia cooperativa. Il tema della casa resta di primaria importanza, tanto che abbiamo in progetto nuovi investimenti legati all’edilizia popolare e soprattutto alla riqualificazione degli immobili già esistenti, tanti, quelli da mettere subito a disposizione dopo opportuno restyling».

A Nuoro, oggi sotto l’egida del commissario, la passata amministrazione comunale ha avviato una campagna di ristrutturazione massiccia degli alloggi di Area già esistenti e cambiato la destinazione d’uso di alcuni edifici ormai inutilizzati a vantaggio della nascita di nuovi appartamenti da mettere a disposizione dei cittadini. E mentre anche il Comune di Oristano, come raccontato durante l’incontro, sta censendo le aree da mettere disposizione per i cittadini in difficoltà, Cagliari ha aperto un osservatorio dedicato al fenomeno dell’emergenza abitativa. «Nell’area metropolitana migliaia di casa vuote e altrettanti cittadini senza casa – ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica, Matteo Lecis Cocco Ortu –. L’impegno dell’amministrazione è quello di redigere un nuovo piano urbanistico con regole chiare per chi vuole investire in città e ridurre le disuguaglianze territoriali puntando sull’eco-sostenibilità. Intanto abbiamo avviato uno studio sui dati per quantificare il disagio e i target sui quali intervenire».

Università E a proposito di emergenza abitativa, l’incontro ha permesso agli studenti universitari di snocciolare dei numeri allarmanti in tema di sovvenzioni e alloggi a disposizione: «A Cagliari, l’università può contare sulla presenza di cinque case dello studente per un totale di trecento posti disponibili – ha spiegato Giuseppe Moro, rappresentante dell’associazione studentesca Unicaralis –. Peccato che le richieste annualmente siano oltre mille. La situazione peggiora se si tiene conto delle sedi distaccate di Nuoro e Oristano che, non potendo contare sulla presenza di case dello studente sul territorio, possono proporre solo le convenzioni stipulate con alcune strutture alberghiere. Il diritto allo studio – conclude – passa per forza di cose attraverso i processi di diritto abitativo, per questo crediamo che, anche in ambito universitario, il modello cooperativo sia quello più efficace per uscire dalla crisi del settore, soprattutto in termini di prezzi agevolati».

Gli intervenuti Dopo l’introduzione affidata ai coordinatori nazionale Generazioni Legacoop, Michele Schirru e Valentina Meloni, sono intervenuti ad intervenire all’incontro di Legacoop sono stati anche Rossana Zaccaria (presidente di Legacoop Abitanti), Andrea Pianu (responsabile Legacoop sociali Sardegna) e Antonio Sardu (presidente cooperativa Cento). Ancora, Carla Della VolpeIgnazio Angioni (vice presidente vicario di Legacoop Sardegna), Mariassunta Matrisciano (consulente dell’assessore al Lavoro della giunta regionale), Michele Sabiu (presidente di Munari societaà cooperativa agricola) e Simona Fanzecco (segretaria della camera del lavoro della Cgil di Cagliari. Le conclusioni sono state affidate a Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna e vicepresidente nazionale di Legacoop.

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