Dalla caserma al palco senza autorizzazione: condannato il carabiniere-cantante
Dovrà restituire 18mila euro. Leader della tribute band dei Queen, in agosto si era esibito con Tony Hadley
Sassari Carabiniere di giorno (brigadiere capo) e cantante di sera nella tribute band Queen in rock, di cui è leader: e non potrebbe essere altrimenti dal momento che Francesco Sedda, 52 anni, originario di Iglesias ma residente a Sassari, assomiglia moltissimo a Freddie Mercury, non solo per la splendida voce ma anche fisicamente. Una passione fortissima la sua, che l’ha portato a calcare palchi prestigiosi. L’ultima volta nell’agosto 2024 quando si è esibito su We are the champions insieme a Tony Hadley, leggenda pop già frontman degli Spandau Ballet, in concerto all’anfiteatro Maria Pia. Una serata memorabile per Francesco Sedda: pubblico in delirio e tanti complimenti da Tony Hadley. Peccato però che la carriera musicale di Sedda non fosse consentita: il carabiniere è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare una somma di 18.487 euro al Ministero della Difesa, dopo essere stato accusato di aver svolto un'attività professionale esterna non autorizzata. Francesco Sedda non aveva ricevuto il permesso dall'Arma, ma nonostante questo si esibì molte volte tra il 2013 e il 2020 con la sua band. La vicenda è emersa a seguito di un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Sassari, che nel gennaio 2021 ha inviato alla Corte dei Conti una relazione contenente gli esiti di alcuni accertamenti. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, il brigadiere avrebbe incassato oltre 18.000 euro senza il via libera dell'Arma, esibendosi in eventi musicali in tutta la Sardegna. Il brigadiere ha contestato la sentenza e ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica, sostenendo che i compensi ricevuti per le sue performance musicali non fossero veri e propri guadagni, ma semplici "rimborsi spese". Ma la Corte dei Conti ha respinto la sua difesa e confermato la condanna.