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Da elettricista a tecnico della fibra, ecco i dieci profili più introvabili del 2025

Un elettricista al lavoro
Un elettricista al lavoro

Ecco i dati presentati dall’osservatorio Elis

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Roma Autisti di bus ed elettricisti, tecnico della fibra o del fotovoltaico. Sono alcuni delle 10 professioni particolarmente ricercate, e introvabili, nel 2025, secondo l'osservatorio di Elis, l'ente di formazione che riunisce intorno a sé un consorzio di oltre 130 soggetti, tra grandi gruppi, pmi, università e centri di ricerca concentrati soprattutto nei settori digitale, energia, grandi opere, finanza e trasporti. E che hanno contribuito a formare quasi 7.000 persone nel solo 2024, con 8 su 10 di loro che hanno trovato lavoro al termine della formazione.

«I dati confermano di anno in anno che mestieri tecnici considerati da molti come una scelta di ripiego - sottolinea Pietro Cum, amministratore delegato Elis - rappresentano professioni indispensabili allo sviluppo del Paese. Certamente richiedono qualifiche specifiche, ma l'impegno formativo è ripagato dalle reali opportunità di accesso al mondo del lavoro. Le nostre 'Scuole dei Mestieri', nate con il progetto Distretto Italia, dimostrano come sia possibile offrire prospettive di un lavoro buono e contemporaneamente aiutare le aziende a trovare i professionisti 'introvabili'. Per costruire un ponte tra talento e opportunità serve dunque ascoltare il mercato del lavoro nei suoi reali bisogni e, soprattutto, continuare a impegnarci per un cambio di paradigma che porti alla riscoperta del valore dei mestieri tecnici'».

Ma quali sono queste professioni più ricercate nel 2025? Nella top10, tante conferme ma anche qualche novità.

L'autista di mezzi pubblici. Nonostante i progressi della guida autonoma, servono ancora esseri umani alla guida dei mezzi pubblici. A patto di riuscire a convincere nuove leve: i conducenti di autobus, tram, metropolitane sono ormai introvabili: questa professione conferma la sua permanenza in classifica anche quest'anno. 

Manutentore ferroviario. Il manutentore ferroviario è colui che interviene su binari, scambi e strutture ferroviarie, spesso in squadre e con turni notturni. Una professione essenziale per la sicurezza, l'efficienza e la puntualità del servizio e che anche nel 2025 si conferma tra le più ricercate in assoluto.

Tecnico della fibra ottica. Internet ultraveloce non si installa da solo. Il tecnico della fibra ottica è proprio colui che si occupa di installazione e manutenzione di cablaggi e connessioni ad alta velocità. Una figura fondamentale per case, scuole e aziende, che combina vecchie skill cantieristiche con le più moderne competenze digitali.

Tecnico fotovoltaico. Si fa presto a dire ''mettiamo i pannelli solari''. La questione è ben più complessa, per questo servono tecnici specializzati in progettazione, installazione, manutenzione e riparazione di impianti fotovoltaici che, oltre ai pannelli, si portano dietro anche batterie, inverter e tante altre apparecchiature che richiedono professionisti ben formati (e pagati).

Operatore elettrico. L'elettricista si conferma uno degli introvabili anche nel 2025. Come accade nelle case dei comuni cittadini, così anche nelle imprese non è semplice reperire elettricisti. In particolare gli impiantisti elettrici, figure che si occupano della manutenzione ordinaria e degli interventi straordinari su impianti di distribuzione a bassa e media tensione, civili e industriali. Garantendo l'approvvigionamento di energia ad abitazioni e ambienti di lavoro.

Site manager di cantiere. È il ''direttore d'orchestra'' di un cantiere, il punto di riferimento tecnico e gestionale che assicura l'avanzamento dei lavori nel rispetto delle norme e dei tempi. Una figura cruciale che unisce elevate competenze di livello tecnico - accessibili anche con il diploma - e capacità organizzative, sempre richiesta anche quest'anno anche per via delle ''tante cose'' che dovremo costruire sotto la spinta del PNRR.

Operaio di manutenzione/produzione. Di meccanica e macchine è pieno l'intero Stivale: e non solo per il suo settore manifatturiero, che è comunque il secondo d'Europa per volume d'affari. Per tenere in piedi queste opere d'arte di meccanica e meccatronica servono stuoli di tecnici qualificati per linee produttive, manutenzioni meccaniche, controlli qualità. Ma, di nuovo, il numero di candidati non tiene il passo con l'atteso ricambio generazionale e la crescente domanda.

Front-office agent. Sempre a contatto con il pubblico, gestisce check-in, prenotazioni, accoglienza e assistenza clienti. Una figura centrale in hotel, aeroporti e servizi al cittadino, ma che oggi risente della poca attrattività del settore e della scarsa propensione alle soft skill relazionali.

Cameriere di sala. Sembra un mestiere semplice, ma non lo è. Servire ai tavoli richiede velocità, cortesia, organizzazione e capacità di gestire lo stress. Ma anche tanta professionalità soprattutto in tutte quelle strutture che ruotano attorno al mondo della ristorazione e dell'accoglienza alberghiera di lusso. Insomma, un mestiere sottovalutato che oggi offre opportunità di crescita professionale e, perché no, imprenditoriale.

Gestore Retail. Una volta si chiamava 'commesso', oggi è molto di più. Il gestore retail è una figura professionale che opera nel settore della vendita al dettaglio (retail), con la responsabilità di gestirne vari aspetti, tra cui la gestione dei punti vendita e degli articoli presenti, l'assistenza ai clienti, la promozione dei prodotti e la gestione del personale. Un lavoro dinamico e operativo che però richiede visione, competenze digitali e spirito imprenditoriale. Sempre più richiesto, sempre meno scelto. Eppure, la soluzione a questo deserto di competenze - o skill mismatch come dicono gli anglosassoni - non sarebbe nemmeno così impossibile da praticare: molte di queste professioni sarebbero accessibili combinando un diploma, anche liceale in alcuni casi, con un corso di formazione intensivo di qualche settimana. Per questo sta diventando sempre più diffusa, tra le aziende, la creazione di academy dedicate alla formazione degli introvabili a partire da zero (o quasi). Ma anche la tendenza a unire le forze per creare intere filiere professionalizzanti - come le 'Scuole dei Mestieri' - che abbiano il compito non solo di formare oggi i lavoratori di domani ma anche di orientare correttamente chi è ancora in formazione e deve compiere scelte decisive per il futuro.

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