La Nuova Sardegna

L’analisi

Calo record delle nascite in Sardegna: isola sempre più vecchia, “ringiovanita” dagli stranieri

Calo record delle nascite in Sardegna: isola sempre più vecchia, “ringiovanita” dagli stranieri

Dai dati la foto dell’isola su neonati, indice di vecchiaia, comuni a rischio

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Sassari Dietro quei 7.693 residenti in meno ci sono due motori che spingono la Sardegna sempre più verso un equilibrio fragile: la denatalità e l’invecchiamento. Le nascite sono crollate ai minimi storici. I dati parlano di appena 7.242 bambini nati nel 2023, la metà rispetto al 2000, quando i nuovi nati erano quasi 14.000. Il tasso di natalità, ormai fermo al 4,6 per mille, è ben lontano da quel già preoccupante 6,4 della media nazionale. A Cagliari e Sassari, i principali centri urbani, la situazione non è migliore: le nascite si fermano rispettivamente a 4,5 e 4,9 per mille abitanti. In parallelo, cresce il peso degli anni. L’età media ha toccato quota 48,8 anni, l’indice di vecchiaia – il rapporto tra over 65 e under 14 – è salito a 266,6, un valore che in alcune aree supera abbondantemente la soglia d’allarme.

E non è solo una questione di numeri: è il volto delle comunità che cambiano, dove le scuole si svuotano e le farmacie diventano più numerose delle librerie. Un segnale positivo arriva dall’aumento della popolazione straniera: +1.830 unità nel 2023, per un totale di 52.041 residenti. Ma anche qui, la Sardegna si muove in ritardo rispetto al resto d’Italia. Gli stranieri rappresentano appena il 3,3% della popolazione, contro una media nazionale dell’8,9% anche sono loro a portare un’energia demografica che manca: Romania, Senegal e Marocco le principali comunità da cui arrivano. La provincia di Sassari ne accoglie il 41,5%, quella di Cagliari il 30,8%. 

L’84% dei comuni sardi ha meno di 5.000 abitanti. In 130 di questi, la popolazione non arriva a mille anime. Baradili (Oristano) è il simbolo di questa micro-geografia che resiste: 80 residenti, meno di una palazzina di città. Ma anche le città fanno fatica a tenere il passo. Solo Cagliari e Sassari superano i 100.000 abitanti, accogliendo insieme il 17% della popolazione. Olbia e Quartu Sant’Elena si fermano nella fascia intermedia.

La Sardegna è anche un’isola sempre più femminile. Le donne superano gli uomini di quasi 28 mila unità e rappresentano il 50,9% della popolazione. Ma questa supremazia non è fatta di nuovi inizi, è il riflesso della maggiore longevità femminile. L’età media continua a salire e ha raggiunto i 48,8 anni (contro i 46,6 nazionali). A Oristano si tocca il picco: 50,2 anni. Semestene è il comune più anziano, 59,3 anni l’età media. (serena lullia)

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