Il rientro in Sardegna dopo il colpo: così la banda è stata incastrata- I RETROSCENA
I malviventi, che si sentivano braccati dagli investigatori, hanno lasciato traccia degli spostamenti
Nuoro Gli audio diffusi in tempo reale, in cui parlavano tra loro con un accento e un intercalare inequivocabilmente sardi: «Ajò, tutti ci siamo». E poi le immagini, i video, alcuni forniti agli investigatori da persone che avevano assistito all’assalto e che l’investigatore ha ringraziato, dopo averli definiti “testimoni incoscienti” per via del pericolo corso. E’ possibile che la banda di malviventi si sia sentita braccata, abbia sentito il fiato degli investigatori addosso. E che per questo abbia commesso errori. Durante la conferenza stampa a Livorno, gli investigatori e il procuratore hanno spiegato che uno degli errori più gravi è stato quello di rientrare in Sardegna nei giorni immediatamente successivi all’assalto: in questo modo il gruppo ha lasciato traccia degli spostamenti sia all’andata sia quando sono rientrati a casa. Degli 11 arrestati, 9 vivono in Sardegna, solo due sono stati individuati e fermati in Emilia e in Toscana. (kety sanna)