La Nuova Sardegna

Il dettaglio

Nella banda dei portavalori erano tutti lavoratori, ma fantasmi per il fisco

Nella banda dei portavalori erano tutti lavoratori, ma fantasmi per il fisco

Ecco quanto dichiaravano le undici persone arrestate per la rapina sull’Aurelia

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Sassari Il più “ricco” ha presentato una dichiarazione dei redditi da 22 mila euro, altri da 5mila e 2mila, alcuni non hanno dichiarato redditi. Eppure tutti lavorano come allevatori e coltivatori, ad eccezione di Campus che svolge la professione di autotrasportatore. Nonostante questo, sono praticamente nullatenenti, fantasmi per il fisco. È questa una delle motivazioni che ha indotto il gip Antonio Del Forno a chiedere per tutti gli 11 indagati la custodia cautelare in carcere: il giudice ritiene infatti “tenuto conto della capacità organizzativa ed esecutiva dimostrata - si legge nell’ordinanza - che traggano dalla commissione di attività delittuose cospicui proventi destinati in parte al proprio compenso e in parte al finanziamento di altre attività criminali, e che pertanto il pericolo di reiterazione sia concreto e attuale”. Non solo.

L’altra motivazione che induce a chiedere la custodia in carcere è il fatto che “non siano state reperite le cospicue somme sottratte (il bottino di oltre 3 milioni ndr) né le armi utilizzate” così come secondo il gip “è verosimile ritenere che vi siano altri soggetti che hanno partecipato alla pianificazione dell’azione criminosa”. Dunque è alto il rischio che gli indagati possano “porre in essere attività dirette a occultare le armi o il denaro”, come anche “a minacciare i testimoni”. Per tutte queste ragioni, il giudice ha sollecitato e ottenuto la custodia in carcere, considerato che gli arresti domiciliari, anche con applicazione di eventuale controllo elettronico (braccialetto) “non sarebbero una misura idonea a impedire la pianificazione di nuovi delitti della stessa specie, considerata anche la fitta rete di contatti di cui gli indagati hanno dimostrato di godere non soltanto nel territorio sardo ma anche nella penisola». (si. sa.)

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