La Nuova Sardegna

Truffa digitale

Spid clonato, a rischio lo stipendio degli statali e le pensioni

Spid clonato, a rischio lo stipendio degli statali e le pensioni

Tra i principali bersagli il portale NoiPa: ecco come agiscono i cybercriminali

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La truffa dello Spid clonato sta mettendo a rischio il pagamento degli stipendi statali, delle pensioni, dei rimborsi Irpef e dell'assegno unico. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i cybercriminali stanno sfruttando una finta identità digitale per dirottare i versamenti verso conti bancari esterni, sottraendo così denaro a dipendenti pubblici e pensionati.

In particolare, il portale NoiPa, che gestisce i pagamenti agli statali, risulta tra i principali bersagli. Grazie a una copia del sistema di identità digitale Spid, i truffatori possono accedere ai profili personali degli utenti e modificare l'Iban utilizzato per l'accredito degli stipendi, creando danni economici a molti lavoratori dello Stato.

L'Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha sottolineato che il sistema di sicurezza di NoiPa è generalmente solido, ma l'assenza di un database centralizzato che verifichi gli Spid attivi rende il sistema vulnerabile. I malintenzionati, infatti, possono creare un profilo falso utilizzando i dati di identità di una persona, ottenuti tramite tecniche di phishing. Una volta che il profilo falso è attivo, possono manipolare le informazioni nei portali pubblici, inclusi quelli dell'Inps e dell'Agenzia delle Entrate, mettendo a rischio anche i pagamenti di pensioni e assegni per prestazioni sociali.

Come difendersi da questa truffa? Il suggerimento è collegarsi periodicamente al portale NoiPa per verificare che i propri dati, in particolare l'Iban, siano corretti. Inoltre, gli utenti devono essere estremamente cauti quando ricevono e-mail o sms sospetti, evitando di fornire i propri dati personali. La protezione del Sistema pubblico di identità digitale dipende anche dal comportamento individuale: per evitare che i truffatori clonino il proprio Spid, è fondamentale non divulgare informazioni sensibili.

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