Visite mancate, scatta la multa: «Un modo per spillare soldi»
Cancellazioni entro due giorni o penale: la rivolta dei sardi sul web
Sassari Le cancellazioni? La Regione avverte: «Dovranno avvenire entro due giorni dalla visita, altrimenti scatteranno le penali. Le Aziende dovranno assicurare l’applicazione delle sanzioni, che per i pazienti non esenti che non si presentano senza giustificata disdetta consistono nel pagamento della quota di partecipazione al costo della prestazione».
«Stop alle attese interminabili per una visita o per un esame diagnostico. Parte la rivoluzione del Cup regionale»: a pochi minuti dal via libera al nuovo sistema del Centro unico di prenotazione regionale, così parlò l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi con la rassicurazione che il sistema unico sarà «dinamico e flessibile, in grado di ridurre significativamente le liste d’attesa». Fin qui, tutti felici. Ma l’avviso sul «monitoraggio delle disdette», nonché le «sanzioni per i mancati preavvisi di disdetta» ha scatenato l’ira dei sardi. Sui social centinaia i commenti di protesta: «E quando ti chiamano per dirti che ti hanno spostato di 6 mesi un esame – scrive per esempio Deborah Biosa Mina – chi rimborsa per il danno alla salute nel frattempo? Che già due anni quasi stai aspettando. La sanzione – poi aggiunge – va a chi paga il ticket e non a chi è esente: un altro modo per spillare soldi. Perché, diciamocelo, a quanti può capitare, di disdire, soprattutto anziani, quando ti danno visite a mesi o anni di distanza?»
«Se la gente non si presenta – replica Cristina Sanna – è perché nel frattempo ha pagato profumatamente la visita da privato e dimenticato quella prenotata al CUP dopo un anno quando sei fortunato!!». Nel mare magnum del web, Antonella Manca è d’accordo con Bartolazzi: «Io trovo che sia una cosa utile, ma sopratutto rispettosa verso gli altri utenti. Chi prenota ha la possibilità di disdire entro le 48 ore senza pagare nessuna sanzione, chi non si presenta e giusto che sia sanzionato, perché la sua visita poteva essere assegnata ad un altro paziente». Le fa eco Marlei Rosa: «Sarebbe giusto anche essere risarciti per la mattinata d’attesa perdita della giornata di lavoro e il medico non si presenta». Fra i 500 che hanno espresso il loro disappunto, Pasquale Lamanda lancia la proposta: «Multiamo la Regione per le mancate visite dovute ai servizi mancanti». Mentre Daniela Atzeni rincara la dose: «Prenotare una visita con appuntamento a due anni può capitare di tutto anche dimenticarsi, morire o altro! Prevedere un sistema di conferma visita come fanno i privati non sarebbe male! Dare la colpa ai pazienti è troppo facile!»
«Le norme – scrive Liuscia Sanna – si fanno per ambo le parti». Perché non capita solo ai pazienti: «Anche il contrario che un medico non ci sia per motivi X e il cittadino come viene tutelato?» La soluzione per accorciare le liste d’attesa non piace a tutti. Adriana Prenza consiglia: «Basterebbe anche fare le visite fino a tarda sera e non solo la mattina. Per una visita cardiologica a Sassari c’è posto solo nel 2026!»