L’insulina settimanale arriva in Sardegna
Il farmaco per i diabetici sarà presto inserito nell’elenco regionale dei rimborsabili
Sassari Sarà disponibile a breve anche in Sardegna l’insulina settimanale, la novità che cambierà in meglio la vita di tante persone con diabete. Il principio attivo del farmaco si chiama Icodec ed è stato approvato prima dall’Ema e poi dall’Agenzia italiana del farmaco. Il nostro Paese è il primo in Europa a utilizzarlo. In Sardegna arriverà presto: ad oggi l’insulina settimanale è già inserita nei prontuari di tutte le regioni tranne tre: Sicilia, Calabria e Sardegna. Dall’assessorato regionale alla sanità assicurano però che la pratica è in via di definizione e serviranno solo pochi giorni prima di averla a disposizione. Il ritardo rispetto alle altre regioni sarebbe legato principalmente al fatto che di norma l’inserimento dei farmaci rimborsabili avviene per gruppi e nelle ultime settimane non c’erano altre richieste. Chi la potrà utilizzare «Questa insulina evita di dover fare un’iniezione tutti i giorni ad una determinata categoria di pazienti. Il farmaco – spiega il dottor Giancarlo Tonolo, direttore della struttura complessa di diabetologia dell’Asl di Olbia – è indicato particolarmente per le persone con diabete di tipo 2, con uno stile di vita abbastanza tranquillo e che non modificano di molto la loro quotidianità. Il fatto che venga somministrata una dose di insulina basale ogni sette giorni implica che sia indicato a chi ha uno stile di vita tendenzialmente ripetitivo e non a chi varia da un giorno all’altro l’intensità dell’attività fisica praticata. Un ragazzo che, ad esempio, ogni giorno svolge le stesse attività e poi il sabato gioca la partita di calcetto non potrà utilizzarla perché quel giorno rischierebbe di andare in ipoglicemia. Un’altra categoria è quella delle persone allettate e in nutrizione artificiale per le quali il fabbisogno insulinico è praticamente identico tutti i giorni. I vantaggi sono indubbi perché si passa dal dover iniettare ogni giorno per 365 giorni all’anno l’insulina a doverlo fare solo settimanalmente e quindi per sole 52 volte all’anno». A livello nazionale sono circa 1,3 milioni di persone con diabete di tipo 2 interessate a questa importante novità. La Federazione Rete sarda diabete «L’arrivo della prima insulina settimanale è una notizia che accogliamo con grande entusiasmo come Federazione Rete Sarda Diabete Odv – afferma il presidente Riccardo Trentin. In Sardegna, dove il diabete è una realtà che coinvolge migliaia di persone e famiglie, questa innovazione rappresenta una svolta importante non solo per semplificare la gestione quotidiana della malattia, ma soprattutto per migliorare la qualità della vita di chi convive ogni giorno con iniezioni e controlli. Si stima che in Sardegna siano quasi 100 mila le persone con diabete di tipo 2, di cui circa 14 mila in trattamento con insulina basale. È un passo avanti importante, che conferma quanto sia fondamentale continuare a investire nella ricerca, nell’informazione, nella prevenzione e nell’ascolto dei bisogni reali delle persone con diabete e dei loro familiari. Vantaggi anche per l’ambiente I dati evidenziano non solo una concreta opportunità di miglioramento della qualità di vita delle persone con diabete, ma anche un impatto positivo sulla dimensione ambientale, grazie alla riduzione del numero di dispositivi di somministrazione, di conseguenza delle riduzioni delle emissioni di CO2. L`insulina settimanale introduce infatti una soluzione non solo innovativa per i pazienti ma anche responsabile verso il pianeta. Si risparmiano, infine, anche centinaia di aghi e di penne per paziente all’anno.