La Nuova Sardegna

Aerei

Il ceo di Aeroitalia: «Solo ostilità verso di noi, favorite le low cost»

di Andrea Massidda
Il ceo di Aeroitalia: «Solo ostilità verso di noi, favorite le low cost»

Gaetano Intrieri: «Due pesi e due misure coi vettori esteri»

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Cagliari Un guasto tecnico, una procedura di sicurezza attuata senza esitazioni e un volo arrivato regolarmente a destinazione. Potrebbe essere il racconto ordinario di un episodio non raro nei cieli di tutto il mondo. «Ma quando l’aereo porta i colori italiani, il clamore mediatico rischia di superare l’entità reale dell’incidente». È quanto sostanzialmente sostiene Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia, che interviene con un lungo post sul proprio profilo social per chiarire quanto accaduto martedì scorso sul volo Cagliari – Milano: ufficialmente un problema all’outflow valve, la valvola che regola la pressurizzazione della cabina, con il comandante costretto a effettuare una discesa di circa 3.000 metri con il rilascio delle maschere d’ossigeno.

Terrore a bordo, come raccontano alcuni passeggeri, anche se poi il volo è proseguito senza ulteriori problemi sino all’atterraggio nello scalo di Linate. Tuttavia, secondo Intrieri, il caso sarebbe stato ingigantito da una serie di ricostruzioni imprecise e da dichiarazioni politiche strumentali, scatenando una «tempesta in un bicchiere d’acqua» attorno a una procedura di routine. «Purtroppo – sostiene Intrieri, che curiosamente sceglie di denunciare tutto sui social e non attraverso l’ufficio stampa della compagnia aerea – quel volo «non è un volo qualunque e Aeroitalia in soli tre anni di vita è diventata troppo grande ed ingombrante per un Paese dove più che godere dei meriti e dei risultati propri, si gode delle disgrazie altrui».

A rendere ancora più amara la situazione – sottolinea infatti il ceo di Aeroitalia – sarebbe il silenzio assoluto calato su un episodio ben più rischioso accaduto quasi in contemporanea: un aereo di una compagnia irlandese (il riferimento sarebbe al vettore Ryanair, sembra di capire), in avvicinamento a Cagliari, ha subito un impatto con uno stormo di uccelli di grosse dimensioni. I danni riportati alla fusoliera e ai motori, secondo Intrieri, avrebbero potuto avere conseguenze molto più serie, eppure nessuno ha dedicato attenzione alla vicenda.

Insomma, il caso diventa per Intrieri l’occasione per una riflessione amara sullo stato del trasporto aereo italiano, dove – a suo dire – le compagnie estere operano indisturbate, mentre i vettori nazionali devono fare i conti con ostilità e pregiudizi. Un atteggiamento, sostiene il manager, frutto di una cultura esterofila e di un sistema che penalizza le realtà italiane. «È ciò che viviamo in questo Paese – scrive l’amministratore delegato di Aeroitalia – dove abbiamo venduto e abdicato il trasporto aereo agli stranieri e dove agli stessi stranieri siano essi irlandesi, tedeschi o spagnoli tutto è concesso grazie a una complicità di sistema e a una disonestà intellettuale davvero rara da trovare in qualsiasi altro Paese del mondo.

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