La Nuova Sardegna

Cagliari Il gip Giorgio Altieri ha stabilito che l'incidente probatorio sui vestiti, gli scarponcini e la cinta indossati dalla sedicenne Manuela Murgia il giorno della morte, avvenuta il 4 febbraio 1995 a Cagliari, con il corpo ritrovato la mattina del 5 nel canyon della necropoli di Tuvixeddu, si svolgerà il 7 luglio prossimo al terzo piano del palazzo di giustizia di Cagliari alla presenza degli avvocati delle parti interessate e dei loro periti consulenti.

Il gip ha anche nominato i periti terzi del Tribunale in quattro carabinieri del Ris di Cagliari.  Gli indumenti di Manuela, a suo tempo acquisiti agli atti,  erano stati ritrovati a fine marzo nei locali dell'ormai dismesso Istituto di Medicina legale di via Porcell. Nel corso dell’incidente probatorio sarà acquisito e comparato anche il profilo genetico dell'indagato, Enrico Astero, 54 anni, ex fidanzato della vittima, accusato di omicidio volontario. Altra decisione e del Gip era stata, l'altra settimana, di porre il  segreto istruttorio su tutti gli atti sul giallo di Tuvixeddu, i pregressi e i nuovi emersi nella riapertura delle indagini lo scorso mese di marzo, dopo una consulenza tecnica del medico legale Roberto Demontis, incaricato dalla famiglia di Manuela  che aveva messo in discussione l’ipotesi che la giovane si fosse suicidata.

Gli avvocati della famiglia, Bachisio Mele, Maria Filomena Marras e Giulia Lai, sono riusciti nell'intento di far riaprire le indagini, coordinate dal pm Guido Pani, che ha disposto gli accertamenti tecnici irripetibili sui vestiti ritrovati  alla ricerca di eventuali tracce biologiche. Il difensore dell’ex fidanzato, Marco Fausto Piras,  ha chiesto di accedere agli atti d’indagine del passato, tutti già in possesso degli avvocati della famiglia, ma la risposta è stata negativa. Appuntamento adesso al 7 luglio per l’incidente probatorio in tribunale. (l.on)