La Nuova Sardegna

Premio Covid, bonifico in arrivo: dopo 3 anni gli ausiliari sorridono

di Luigi Soriga
Premio Covid, bonifico in arrivo: dopo 3 anni gli ausiliari sorridono

La Regione ha erogato 1100 euro a testa ai 636 lavoratori delle ditte esterne

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Sassari Quando la pandemia ha colpito, loro erano già lì a fare tutto quello che molti altri non facevano: pulivano, sanificavano, portavano i pazienti da un reparto all’altro, servivano i pasti, spostavano i letti, aprivano le porte. Gli ausiliari in quei mesi erano lì, a coprirsi bocca e paura con una mascherina chirurgica. Ma quando è arrivato il tempo dei premi, sono stati cancellati, scomparsi dai radar. Ultimi nella gerarchia. Fino a oggi. Le cooperative che li impiegano – Seriana 2000 e AEP – hanno finalmente ricevuto dalla Regione i fondi per il Bonus Covid. Tre anni per un bonifico. Ora manca solo un dettaglio: gli Iban. 1.094 euro netti a cranio, per 636 lavoratori e lavoratrici di Sassari, Nuoro e Oristano. Un risarcimento minimo, simbolico, ma che finalmente sancisce una sacrosanta verità: gli ausiliari esistono. «Anche chi ha trascorso la pandemia in smart working è stato premiato. Gli unici a non vedere un soldo siamo noi», raccontavano l’anno scorso. A differenza di medici, infermieri e persino personale amministrativo, questi lavoratori sono rimasti a lungo esclusi da ogni forma di compensazione.

La ragione dell’esclusione risiede in una differenza contrattuale: mentre i dipendenti direttamente assunti da Asl e Aou rientravano nei piani di premialità pubblica, gli ausiliari assunti da cooperative esterne attraverso gare d’appalto erano formalmente impiegati da soggetti privati. Questo ha reso più complicato, sotto il profilo burocratico, includerli tra i beneficiari del Bonus Covid stanziato dalla Regione. «Abbiamo garantito l’operatività dei reparti, spesso con turni massacranti – si lamentavano i lavoratori - Eppure, a noi niente. Nemmeno un grazie». Poi, con la testardaggine di pochi, la storia è cambiata. Con la delibera del 2 agosto 2022 la Giunta regionale ha sbloccato formalmente le risorse, affidando ad Ares – l’Azienda Regionale della Salute – il compito di ripartirle tra le ditte. Un compito che ha richiesto quasi tre anni. Ora a certificare l’avvenuto mandato di pagamento è un atto ufficiale di Ares ( 15 luglio), che ripartisce 696.114,72 euro tra Aep (per 111 operatori della Asl di Nuoro) e Seriana 2000 (per 215 operatori nelle Asl di Sassari e Oristano e 310 all’Aou di Sassari).

Le cooperative dovranno procedere all’erogazione del bonus senza ritenute fiscali. Soddisfazione da parte dei sindacati. Antonio Monni, Segretario Generale della Cisl FP, interviene anche a nome di FP Cgil, Cisl Fisascat e Uil FPL. «Finalmente, dopo una lunga serie di sollecitazioni, siamo riusciti a portare a casa un risultato atteso da troppo tempo. Un risultato che rende giustizia a lavoratori che hanno difeso i pazienti, spesso nell’ombra. E abbiamo anche proposto che le eventuali risorse residue vadano a chi lavora nelle pulizie ospedaliere». Giustizia, sì. Ma anche memoria. E c’è chi non dimentica chi c’era quando tutto sembrava inutile. «Ora arriviamo in tanti alla fine di questa battaglia, iniziata in solitaria - dice Gianluigi Onida, delegato Cisl - Ricordo ancora quando da semplice sindacalista incontrai Antonio Piu e Alessandro Zara: furono gli unici a credermi. Gli altri mi dissero: “Fermati, così crei un precedente nazionale”. E io risposi: “Se ci spettano, che ben venga il precedente”. E ora il precedente l’abbiamo creato». Un precedente, sì. Ma anche una lezione. Perché ci sono mestieri che non fanno rumore, pur muovendo gli ingranaggi. E senza di loro gli ospedali si fermerebbero.

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