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Otto concerti nel “Continente” per il tour dei trent’anni degli Istentales


	Gli Istentales
Gli Istentales

La storica band nuorese fa tappa nel Lazio, in Toscana, Lombardia e Piemonte tra i circoli degli emigrati e non solo

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Nuoro Dal Lazio alla Toscana, dalla Lombardia al Piemonte. Tappa dopo tappa, un vero e proprio tour nel “Continente”, per gli Istentales, la band agropastoralepoprock di Nuoro. Otto date in tutto, sotto i riflettori nazionali, per i primi trent’anni del gruppo musicale sardo, tra i più longevi in assoluto. Una band che ha fatto parlare e continua a far parlare di sé, per l’impegno sociale, sempre in prima fila, e per i temi che affronta, di denuncia e a forte impatto popolare.

Partita dall’ovile di Badde Manna, alle porte del capoluogo barbaricino, la band stavolta è approdata a Civitavecchia, Arena Pincio, lo scorso 19 settembre, e proseguirà poi fino a Rivoli, Torino, il 12 ottobre. Passando a La Quercia, Viterbo, poi a Colleferro, a due passi da Roma. Stasera (26 settembre 2025) Gigi Sanna & Company saranno a Pomarance, in provincia di Pisa, domani a Ponte a Tressa, dintorni di Siena. Dopo gli impegni di settembre, a ottobre gli Istentales saranno a Bergamo, il 10, a Berbenno di Valtellina, dalle parti di Sondrio, il 12, e infine a Rivoli, Torino, il 12 ottobre, appunto.

«Nei Circoli degli emigrati sardi ma non solo» spiega il cantante del gruppo, il barbudo Sanna. Con lui, voce e chitarra, ci sono anche Luca Floris, batteria; Sandro Canova, basso; Tonino Maccari, tastiere; Francesco Caboni, chitarra elettrica e acustica; Francesco Lai, chitarra elettrica; Mattia Mulas, fonico; Pier Sini, lighting designer; Antonello Testone, responsabile di struttura, service audio-luci; Roberto Zucca, responsabile palco.

Due camion di attrezzature al seguito, tecnici e staff al completo, il tour dei Trent’anni, partito nell’isola e approdato nella Penisola, è finanziato dalla Regione Sardegna, assessorato della Cultura, «che ha reso possibile questa straordinaria sperienza», sottolinea Gigi Sanna. «Un’esperienza che porteremo sempre nel cuore» aggiunge. «Anche perché durante i nostri concerti stiamo raccogliendo le firme – spiega – per una proposta di legge di iniziativa popolare affinché Beniamino Zuncheddu, e altri come lui ingiustamente incarcerati, abbiano il giusto risarcimento per i danni subiti». Musica e impegno, dunque. «E tanto, tantissimo entusiasmo» chiude il leader del gruppo. «Il nostro entusiasmo ma anche l’entusiasmo di chi ci aspetta, sardi e non sardi, in questo tour che dalla nostra regione varca oltre i confini del mare».

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