Sardegna, via libera alla legge che apre la strada al comparto unico per gli enti locali
Il Consiglio regionale approva all’unanimità l’istituzione dell’agenzia unica per la contrattazione. La norma avvia il percorso atteso da quasi vent’anni
Cagliari Il Consiglio regionale ha votato oggi, mercoledì 8, la legge che avvia le procedure per avviare la nascita di un comparto unico contrattuale e retributivo per tutti gli enti locali sardi. I voti a favore sono stati 51 su 51 presenti.
Il dibattito finale si è sviluppato su due livelli. Il primo sul testo approvato, che istituisce l'agenzia unica per la contrattazione, concordato tra gli schieramenti, il secondo, che ha monopolizzato la stragrande maggioranza degli interventi, riguarda il significato e il vero obiettivi della legge. Il centro-destra, quasi pentito dell'aver condiviso il testo, ha ribadito in tutti i modi che «questa non è la legge che istituisce il comparto unico, il centro-sinistra non faccia propaganda, la strada per arrivare ad un vero comparto unico sarà lunga, servono tanti soldi che adesso non ci sono»". Impossibile però votare contro la legge, del resto attesa da quasi 20 anni, anche se alcune interruzioni sui lavori chieste dalla minoranza avevano come tema trattato proprio l'ipotesi di astenersi nel voto finale. Quello sarebbe stato un autogol pericoloso, in chiave elettorale. E così tutti gli interventi dei consiglieri del centro-destra hanno calcato la mano sulla distinzione tra il valore della legge e le sue aspettative, pur definendo la legge "giusta, importante e dovuta". Dibattito lunare, portato sulla terra dal presidente della commissione Salvatore Corrias e dal capogruppo di Fdi Paolo Truzzu. Alla fine il voto favorevole. Il percorso per arrivare al vero comparto unico per i dipendenti pubblici sarà invece lungo, sia sul fronte normativo che su quello economico.
