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Manovra 2026: carta acquisti “Dedicata a te” verso il rinnovo, come funziona e chi la può richiedere

Manovra 2026: carta acquisti “Dedicata a te” verso il rinnovo, come funziona e chi la può richiedere

Introdotta per la prima volta nel 2023 dal governo Meloni aiuta le famiglie nell’acquisto dei beni alimentari

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Roma La prima voce nelle coperture della manovra è la revisione del Pnrr: il governo mette in conto lo 0,22%, circa 5 miliardi di euro nel 2026. Quella a più alta tensione politica è il “contributo” di banche e assicurazioni, che varrà 0,19 punti, circa 4,3 miliardi per il solo anno prossimo, 11 miliardi “non una tantum” nel triennio. Al taglio dell’Irpef vengono destinati oltre 2,6 miliardi, 2 miliardi agli interventi sui salari, altrettanti vengono accantonati nel bilancio per far fronte a eventuali sentenze sfavorevoli.

In attesa che le misure vengano delineate, il Documento programmatico di Bilancio, inviato nella tarda serata di ieri alla Commissione Ue e al Parlamento, fissa le entrate e uscite della manovra, che in totale per il prossimo anno vale circa 18 miliardi, e ribadisce «l’impegno del Governo a proseguire, da un lato, l’azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie e delle imprese e per il sociale e, dall’altro, ad assicurare la sostenibilità della finanza pubblica».

  • Irpef

La manovra riduce la seconda aliquota Irpef che, dall’attuale 35% passa al 33%. Nel testo non si fa riferimento alla rottamazione, però nella tabella delle voci di spesa vengono previsti oltre un miliardo e mezzo, 0,07 punti di Pil per il 2026, per la voce “altre misure fiscali”. Annunciata a Bruxelles invece la volontà di disporre misure volte a migliorare le capacità di riscossione degli enti locali.

  • I salari

Il promesso intervento sul potere d'acquisto dei salari varrà anche per i dipendenti del privato e della pubblica amministrazione: il governo intende agire con sgravi fiscali, l’ipotesi è quella di una flat tax al 10% su rinnovi e premi di risultato nel settore privato. Gli sconti fiscali arriveranno anche sul trattamento accessorio nel pubblico impiego.

  • Il welfare

In materia di welfare, è rifinanziata, per il 2026 e il 2027, la “Carta dedicata a te” destinata all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Introdotta per la prima volta dal governo Meloni con la Legge di bilancio 2023, la carta “Dedicata a te” è un sostegno economico erogato dai Comuni sotto forma di prepagata. Per il 2025, la dotazione del Fondo Alimentare è stata incrementata di 500 milioni di euro, cifra che potrebbe essere confermata anche per il prossimo anno. Oggi spetta alle famiglie composte da almeno tre componenti, con Isee ordinario sotto i 15mila euro annuo e che non percepiscono altri sussidi pubblici, come l’Assegno di inclusione, indennità disoccupazione Naspi o Dis-coll o altre forme di integrazione salariale. Corsia preferenziale per i nuclei con figli minori.

Inoltre “specifiche risorse sono destinate al completamento della riforma del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare ed è potenziata, per il 2026, la misura già prevista nel 2025 per le lavoratrici madri di due o più figli con reddito non superiore a 40mila euro all'anno.

  • Le pensioni

Per quanto riguarda le pensioni, viene confermata la sterilizzazione dell’aumento di tre mesi dell’età pensionabile a partire dal 2027 per i soli “lavori gravosi e usuranti”. Per la sanità, all’incremento del fondo per il finanziamento del servizio sanitario nazionale previsto l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi annui per il biennio successivo. Una parte delle risorse è destinata ad assunzioni e al miglioramento dei trattamenti in favore del personale sanitario. Riguardo alla spesa in difesa, il Dpb ricorda che il 29 luglio l'Italia ha già espresso l'interesse a fare ricorso allo strumento finanziario europeo Safe, per circa 15 miliardi. Mentre «la valutazione sulla richiesta di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale è rimandata a una fase successiva - viene ribadito dal Mef - tenuto anche conto dell'obiettivo di uscire dalla Procedura per Disavanzi Eccessivi».

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