Amazon, licenziamenti di massa: 30.000 dipendenti a rischio. Saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale
Il colosso di Seattle alle prese con il rallentamento della crescita e l’aumento della pressione sui margini
Amazon ha annunciato una massiccia operazione di riduzione del personale che potrebbe coinvolgere fino a 30.000 dipendenti, a partire da oggi, martedì 28 ottobre. Si tratta del più grande piano di licenziamenti mai attuato dal colosso di Seattle, secondo quanto riportato da The Guardian e confermato da CNBC.
I tagli riguarderanno in particolare circa il 10% dei 350.000 impiegati aziendali del gruppo, e rappresentano una svolta drastica rispetto alle politiche di espansione adottate durante la pandemia di Covid-19. In quel periodo, Amazon aveva accelerato le assunzioni per far fronte all’impennata della domanda legata agli acquisti online, arrivando a impiegare complessivamente circa 1,55 milioni di persone in tutto il mondo. Ora, con il rallentamento della crescita e l’aumento della pressione sui margini, l’azienda si vede costretta a rivedere le proprie strategie.
Il drastico ridimensionamento riflette le difficoltà condivise da molte altre realtà del settore tech ed e-commerce nel mantenere i livelli di sviluppo registrati durante l’emergenza sanitaria.
La decisione di tagliare posti di lavoro arriva alcuni mesi dopo le parole dell’amministratore delegato, che aveva già avvertito i dipendenti del rischio di essere sostituiti dall’intelligenza artificiale.
