La Nuova Sardegna

Cagliari

La testimonianza

Omicidio Manuela Murgia, l’amico del fidanzato indagato: «Quella notte l’abbiamo passata insieme in auto con un’amica»

di Luciano Onnis

	Manuela Murgia
Manuela Murgia

Danilo Mascia alle Iene difende Enrico Astero e spiega perché riaprì l’autolavaggio per lavare la macchina usata la sera in cui la 16enne scomparve

2 MINUTI DI LETTURA





Cagliari Un particolare dopo l’altro, a distanza di 30 anni, sembra emergere nel nuovo filone di indagini sulla morte di Manuela Murgia, la sedicenne cagliaritana trovata senza vita la mattina del 5 febbraio 1995 ai piedi del canyon di Tuvixeddu. Ma questi particolari non sarebbero nuovi per la Squadra Mobile di Cagliari e per il pubblico ministero Guido Pani. Farebbero già parte del fascicolo riaperto lo scorso mese di marzo a seguito di un parere tecnico espresso sui referti di morte medico legali di allora dal professor Roberto Demontis, anche lui medico legale a cui i familiari di Manuela Murgia avevano affidato l’incarico di riesaminare la documentazione acquisita in Procura a inizio 2025.

Il professor Demontis ha ribaltato il referto dei suoi colleghi di allora sulla perizia medico legale, sostenendo che non si sarebbe trattato di un atto suicida, ma di un omicidio volontario (probabile un investimento con l’auto), preceduto da una violenza sessuale.

Nell’ultima puntata del programma televisivo Le Iene, che sta seguendo la riapertura del caso da parte della Squadra mobile di Cagliari, diretta da Davide Carboni, e coordinate dal pubblico ministero Guido Pani, l’inviato Alessandro Sortino ha intervistato l’amico dell’unico indagato per l’omicidio di Manuela, il fidanzato di quel tempo Enrico Astero, a cui quest’ultimo aveva chiesto di lavare l’auto la mattina del ritrovamento del corpo della sedicenne, la domenica mattina del 5 febbraio Danilo Mascia, questo il nome dell’amico, gestore di un auto lavaggio.

Per guardare il video delle Iene CLICCA QUI

«La sera prima (il 4 febbraio, ndr) io e Astero abbiamo mangiato la pizza assieme ad altri amici – ha raccontato Mascia a Le Iene -, poi io e lui abbiamo trascorso una notte brava nell’auto di Enrico con un’amica. Per questo lui, mi ha poi chiesto l’indomani mattina di lavare la macchina nel mio auto lavaggio, peraltro chiuso perché domenica». Il particolare era già oggetto di indagini da parte della Mobile al momento della riapertura del caso (marzo 2025) e non costituirebbe una novità rilevante. Nelle verifiche degli investigatori ci sarà sicuramente la possibilità che l’auto sia stata lavata non per ripulirla dopo la notte brava nell’abitacolo, ma perché possa essere stata la vettura con cui è stata investita Manuela la sera del 4 febbraio, mentre scappava da una violenza sessuale, per poi essere gettata giù dal canyon di Tuvixeddu.

Primo piano
Il caso

Emergenza casa a Olbia: gli affitti turistici fanno schizzare i canoni. Le famiglie migrano nei paesi vicini

di Stefania Puorro
Le nostre iniziative