Paziente morta dopo 12 giorni in corsia, Morittu a Bartolazzi: «Episodio di malasanità, non è un caso isolato»
Il sindaco di Carbonia scrive una durissima nota indirizzata all’assessore alla Sanità: «Situazione grave, la Regione intervenga»
Carbonia In una durissima nota inviata all’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi e al commissario straordinario della ASL Sulcis Andrea Marras denuncia «le recenti drammatiche notizie giunte in merito al decesso di un paziente all’ospedale Sirai per una frattura al femore».
«Un episodio di malasanità che non rappresenta un caso isolato, bensì lo specchio di un annoso malfunzionamento e di un progressivo smantellamento del Dea di primo livello dell’ospedale Sirai e, più in generale, delle strutture sanitarie del territorio» spiega il sindaco di Carbonia, Morittu. «A tal proposito, Vi chiedo di poter ricevere una dettagliata relazione sull’accaduto, anche alla luce di un’interpellanza e di una mozione protocollata da alcuni consiglieri comunali».
«Si rappresenta all’assessore dott. Bartolazzi, come richiesto reiteratamente dal Consiglio comunale anche in occasione della seduta del 29 ottobre scorso, la necessità di una Sua presenza a Carbonia per un Consiglio comunale aperto al fine di discutere in merito alle criticità esistenti nella sanità territoriale, sulle possibili soluzioni da mettere in atto per scongiurare ulteriori chiusure, il depauperamento di servizi essenziali per la nostra collettività e per rivendicare il ruolo decisivo della sanità ospedaliera e del territorio, auspicando nel contempo che la nostra Azienda sanitaria possa ritornare ad essere guida e luogo di formazione per i nuovi medici».
Morittu chiede «di conoscere quali urgenti azioni verranno intraprese per garantire il funzionamento e il mantenimento del DEA di primo livello dell’Ospedale Sirai, così come previsto dalla legge regionale di riordino sanitario».
