Assegno unico, aumenti da marzo 2026: ma la rivalutazione è ben inferiore alle attese
L’Inps modifica le fasce Isee: i ritocchi per l’adeguamento all’inflazione dovranno essere confermate nel decreto del Mef di novembre 2025
Come per le pensioni, anche per l’assegno unico universale la rivalutazione 2026 si preannuncia inferiore alle attese. Le ultime proiezioni dell’Inps indicano un possibile adeguamento all’inflazione compreso tra l’1,4% e l’1,5%, al di sotto del +1,6-1,7% ipotizzato inizialmente. Il dato sarà confermato solo con il decreto ufficiale del Mef e del Ministero del Lavoro, atteso entro novembre.
Modifiche sulle fasce Isee
Nel 2026 la prima fascia Isee salirà fino a 17.468,51 euro (rispetto ai 17.227,33 euro del 2025). Questo spostamento comporta che chi nel 2025 si trovava nel secondo o terzo scaglione potrà rientrare nella prima fascia, ricevendo un assegno più alto. Alcuni esempi concreti: con Isee 17.227,34 - 17.342,19 euro l’assegno unico passa da 200,4 euro (2025) a 203,8 euro (2026): Se l’Isee invece è compreso tra 17.342,20 - 17.457,03 euro: da 199,9 euro (2025) a 203,8 euro (2026) La soglia massima Isee (oltre la quale si riceve l’importo minimo) passa da 45.939,56 euro a 46.582,71 euro. In questo caso, l’assegno “base” salirà da 57,5 euro a 58,3 euro.
Aumenti sugli importi “base”
Anche l’importo massimo sarà leggermente aggiornato: Prima fascia: da 201 euro (2025) a 203,8 euro (2026). Importo minimo: da 57,5 euro a 58,3 euro.
Alcune maggiorazioni sono fisse, quindi valgono per tutte le fasce Isee
Figli <21 non autosufficienti: 122,3 euro (da 120,6); figli <21 con disabilità grave: 110,6 euro (da 109,1): figli <21 con disabilità media: 99,1 euro (da 97,7).
Gli importi aggiornati saranno erogati a partire da febbraio 2026. L’adeguamento relativo al mese di gennaio verrà corrisposto con la mensilità di marzo, come da prassi consolidata.
