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Chi è Giovanni Mercurio, il nome che ricorre in tutte le grandi inchieste degli ultimi anni

Chi è Giovanni Mercurio, il nome che ricorre in tutte le grandi inchieste degli ultimi anni

Coinvolto anche nell’indagine Monte Nuovo, è considerato dagli inquirenti il federatore tra i potenti e i banditi

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Sassari In altri contesti verrebbe chiamato “boss”. Giovanni Mercurio, ufficialmente un allevatore di Loculi, sarebbe in realtà il capo di una banda spregiudicata e pronta a tutto, attiva nel mondo sommerso del traffico di droga e armi ma anche in quello delle rapine, per quanto solo programmate e mai arrivate a compimento. Ne è convinta la Divisione distrettuale antimafia di Cagliari che ha indicato Giovanni Mercurio come il capo della banda, un ruolo che svolgeva insieme a Francesco Ledda, di Alà dei Sardi, poi deceduto. E la richiesta di 24 anni di condanna formulata dalla Pm Rossana Allieri lo dimostra in pieno. D’altra parte il nome di Mercurio salta fuori in diversi procedimenti penali degli ultimi anni, sempre con ruoli ritenuti apicali e sempre all’interno di organizzazioni ramificate.

Per la prima volta il suo nome compare in un’inchiesta del 2008, sempre della Direzione distrettuale antimafia per traffico di stupefacenti. Secondo gli inquirenti, avrebbe Giovanni Mercurio avrebbe fatto da tramite per la vendita di tre chili di eroina e cocaina, insieme a Francesco Rocca e Luciano Delrio. Non una partita occasionale: un affare tracciato da intercettazioni, gps, appostamenti. Movimenti frenetici tra Orotelli, Loculi, Iscra, mentre a Porto Rotondo li aspettava l’acquirente. Quando gli uomini della Dda arrivarono a casa di Mercurio, trovarono oltre 250mila euro in contanti, nascosti tra le lenzuola e i mobili. Poi alla droga si sono unite le armi e i progetti di colpi eclatanti. La banda era stata sgominata dalla Dda mentre progettava un assalto alla Mondialpol di Cecina, in Toscana, simile a quello avvenuto a Sassari nel febbraio del 2016 e poi replicato nel giungo del 2024, ma mai andato a segno. Mentre Mercurio era al centro delle indagini dell’operazione “Maddalena” appena due anni dopo, era stato coinvolto anche nell’inchiesta Monte Nuovo, quella diventata famosa per via degli spuntini che vedevano alla stessa tavola i “potenti” e i “banditi”. Mercurio, secondo le indagini, partecipava perché “riconosciuto dalla banda (all’epoca indicata dalla Dda come “un'associazione di tipo mafioso”, ndr) come leader del narcotraffico nell’isola”. (c.z.)

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