Il mondo dell’emigrazione riparte da Piacenza: «Una nuova fase politica e culturale»
Presentati i progetti Fasi per il 2026 e le attività del Coordinamento Giovani. Ma riesplode la polemica con 27 Circoli che contestano ancora il voto di Alghero
Piacenza «Il nostro compito è sostenere i Circoli, i giovani e l’identità sarda. Ed è ciò che continueremo a fare». Bastianino Mossa, presidente della Federazione delle associazioni sarde in Italia, ha chiuso con questo impegno solenne il primo Consiglio direttivo nazionale della Fasi dopo l’8° Congresso di Alghero (celebrato lo scorso ottobre). Il mondo dell’emigrazione organizzata riparte così dal Park Hotel di Piacenza, dopo «una riunione significativa, alla quale ha partecipato l’80% dei Circoli, dato che conferma la solidità e il radicamento della nostra Federazione e che segna l’avvio della nuova fase politica e culturale» sottolinea Mossa.
Presentati per l’occasione, domenica 7 dicembre 2025, il nuovo Comitato esecutivo (con Bastianino Mossa ci sono Ninna Cabiddu, Sandra Capuzzi, Paola Congiu, Angelo Curreli, Nicoletta Menneas, Rita Danila Murgia, Salvatore Passerò, Giuseppina Pira, Paola Pisano, Francesco Pongiluppi, Bruno Sedda, Gloria Sini e Sebastiano Tettei), i principali progetti per il 2026 e le attività del Coordinamento Giovani, «elemento centrale del rinnovamento generazionale» ribadisce Mossa.
Durante il Consiglio di Piacenza, inoltre, è stato riconosciuto il nuovo Circolo di Imperia “Evelina Mameli Calvino”, il 71° aderente alla rete Fasi. Nominati anche i nuovi Consigli di amministrazione di Eurotarget servizi e di Sardatellus.
La riunione, tuttavia, è stata anche motivo per riaccendere la polemica già sollevata ad Alghero. «Riteniamo infatti che non sussistano le condizioni né per una legittima convocazione del Consiglio direttivo nazionale, né per una discussione realmente proficua» sostiene Sara Nicole Cancedda, delegata del Circolo Acrase di Roma e già coordinatrice nazionale Giovani Fasi. Candidata antagonista con una propria lista ad Alghero, Cancedda contesta ancora la regolarità del voto nella città catalana. Domenica scorsa, a Piacenza, ha riunito in un’altra struttura alberghiera, altri 26 presidenti e/o delegati di altrettanti circoli dei sardi Fasi.
«Ennesimo gesto teatrale e sgrammaticato da parte di una minoranza di delegati appartenenti ad associazioni che da tempo mostrano criticità strutturali e nella gestione degli spazi – con alcuni Circoli ormai privi di sede e altri guidati da presidenti in carica da quasi mezzo secolo – e che da mesi tentano di destabilizzare l’armonia e il processo di cambiamento avviato dal Congresso» è il commento laconico di Bastianino Mossa. «Un tentativo sterile – aggiunge –, mentre la Federazione vive un rinnovato interesse e l’ingresso di forze nuove, come dimostrano il nuovo Circolo di Imperia e l’elezione della presidente del Circolo di Civitavecchia, la più giovane d’Italia» (il riferimento è alla sassarese Federica Ligios, ndr).
Sara Nicole Cancedda, dal canto suo, fa sapere di aver inviato nei giorni scorsi un ricorso ai Probiviri e all’Organo di controllo, e che sta partendo un’azione legale di contestazione sulla legittimità di una serie di atti congressuali e sulla stessa validità delle risultanze del congresso stesso.
«Non esiste a memoria nostra, nella storia di oltre trent’anni di vita della Fasi, niente di paragonabile alla confusione, marasma, improvvisazione e azioni impositive e antidemocratiche, quali quelle accadute nel congresso di Alghero» aggiunge Pietro Palmas, presidente del Circolo di Como. Messo comunque agli atti il documento dalla delegata del Circolo Acrase di Roma sulle contestazioni postcongressuali, la Fasi «conferma che l’esito congressuale è pienamente legittimo e che alimentare tensioni con accuse infondate danneggia la rete dei Circoli e il lavoro collettivo». Segnalato il comportamento dei Circoli che, pur firmando la presenza, non hanno poi partecipato ai lavori, in contrasto con il ruolo loro attribuito nel Consiglio direttivo. Un botta e risposta che il presidente Bastianino Mossa liquida in quattro e quattro otto: «La Fasi investe energie nel lavoro, non nelle polemiche. Noi proseguiamo con un’unica direzione: unità, trasparenza, lavoro, identità. Il resto è rumore di fondo».

