La Nuova Sardegna

Sassari Sull’imminente arrivo dei 92 boss mafiosi al 41bis nel carcere di Uta è ormai scontro politico tra la Regione e il Governo. La presidente Alessandra Todde, con un post diffuso sui social, fa sapere di aver scritto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni esprimendo forte preoccupazione, senza però aver ricevuto risposta. «Sei giorni fa ho scritto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per contestare una decisione assunta senza confronto, senza preavviso e senza rispetto istituzionale. Sei giorni dopo, nessuna risposta» scrive Todde.

«Il trasferimento in Sardegna di un numero elevatissimo di detenuti in regime di 41-bis è un atto grave: rompe la leale collaborazione tra Stato e Regione e ignora le conseguenze sulla sicurezza, sulla sanità e sulla tenuta sociale del territorio» continua la presidente.

Il 18 giugno scorso Todde aveva scritto al ministro della Giustizia per esprimere preoccupazioni precise. «Il 10 settembre, in un incontro personale, il ministro Nordio mi aveva assicurato che nessuna decisione sarebbe stata presa senza confronto. Oggi scopriamo che quegli impegni sono stati disattesi. La Sardegna è considerata dagli organi giudiziari a forte rischio di sviluppo mafioso. E ogni detenuto al 41-bis comporta un costo enorme per un sistema sanitario già in sofferenza, interamente a carico dei cittadini sardi» conclude Todde.

In una assemblea aperta di qualche giorno fa organizzata dal comune di Uta per discutere sul tema, la presidente aveva nuovamente espresso forte angoscia sul caso, anche in vista degli ingenti investimenti che l’isola si troverà di fronte nei prossimi anni. «La Sardegna è in un momento di investimenti miliardari, come l’Einstein Telescope, i tentativi di infiltrazione mafiosa non mancheranno» aveva detto.